politica

L'unica scossa può venire da una figura carismatica
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Genova ha urgente bisogno di una scossa. Così come avvenne nel 1992 con le celebrazioni colombiane e una città-porto che si ricostruì nel nome di Renzo Piano. O come accadde nel 2001 con il tragico G8 che, però segnò un risveglio urbanistico della città, tra piazza Matteotti e via San Lorenzo, in un rinnovato spirito costruttivo, di speranza nel futuro.

Non ci sono grandi eventi in vista nei prossimi anni. Quindi, l'unica scossa può venire dagli uomini. Da una figura carismatica, che sappia attrarre consensi e ispirare fiducia.
Un imprenditore? Magari, ma il panorama non sembra muoversi in questo senso e si avverte sempre di più la mancanza di un leader come Riccardo Garrone, che stimolava, scatenava dibattiti e contrapposizioni anche dure, ma progettava, e ci metteva faccia e spesso portafoglio.

Un professionista come furono leader nel passato Pertusio e Pericu? Certo, ma anche in questo settore il ventaglio è scarso: chi rinuncia a grandi soddisfazioni anche economiche per dedicarsi alla città, con moltissimi rischi e pochi riconoscimenti? Dunque a dare la scossa a Genova dovrà essere giocoforza un uomo o una donna della politica.

Sarà l'espressione dei partiti o dei movimenti che animano ahimè con modesti risultati l'agone contemporaneo genovese.
Sciocco ribattere a chi chiede nomi che prima ci vogliono i programmi. Una banalità insopportabile. Ci vogliono nomi. Possibili leader. Persone con carisma come sta succedendo a Milano.

Non ribattete che è ancora presto. Il tempo è velocissimo e costruire un leader è impresa titanica. Ma la speranza di avere una scossa a Genova è solo così .

Piaccia o non piaccia.