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L'argentino entra e segna, poi si infortuna. Escluse fratture, si temono lesioni ai legamenti
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Davanti a un centinaio di trasfertisti entusiasti, la Sampdoria vince per la prima volta nella storia allo “Scida” di Crotone, passa il turno di Coppa Italia dove, a dicembre, nei sedicesimi di finale renderà visita al Cagliari, ieri vincente sul Chievo. Gioia e dolore per Gonzalo Maroni: entra e segna dopo pochi secondi, poi nel recupero prende un brutto colpo alla caviglia che fa temere un infortunio serio. La maledizione dello Scida non colpisce la squadra, ma il giovane argentino. Subito dopo lo scontro di gioco con Golemic, Maroni è stato trasportato all'ospedale che sorge a ridosso dello stadio. Le radiografie hanno escluso fratture ossee, ma saranno necessari altri accertamenti nelle prossime ore: la risonanza magnetica chiarirà l'eventuale interessamento dei legamenti e la relativa portata.


Una nota di amarezza e preoccupazione nel finale di una gara andata secondo pronostico. Dopo un inizio claudicante, la rete del rossoblù Molina e il rischio di crollo, pian piano i blucerchiati si sono ritrovati, piazzando il sorpasso nel finale di frazione con Caprari e Quagliarella su rigore e allungando nella ripresa con Maroni, entrato dieci secondi prima al posto di Caprari. L'importante era andare avanti, evitando un'eliminazione estiva che non arrivava dal 18 agosto 2012, con la sconfitta ai rigori in casa della Juve Stabia. C'è ancora molto da fare, ma siamo a metà agosto e la squadra – per ammissione del ds Osti – è ancora da completare.


CHOC - Avvio avvilente per il Doria: uno sfarfallante Bereszynski si perde Molina che, trovato da Barberis con un lancio senza pretese dalla fascia opposta, solissimo come John Wayne nel finale di “Sentieri selvaggi” avanza incredulo verso Audero e con un destro tagliente porta il Crotone in vantaggio. Sono passati appena otto minuti e volano i pipistrelli in cielo. Murillo sembra acciaccato ma proprio il colombiano sfiorerà il pari al 20' su colpo di testa da corner di Ramirez con parata di Cordaz. Poco prima si era visto Quagliarella, astuto al 15' ad avventarsi sul pallone dopo un velleitario controllo di coscia del portiere crotonese: la rovesciata a porta vuota del numero 27 è però fuori misura.

ZOLFO - La Sampdoria espira zolfo e stenta a divincolarsi da se stessa, al 29' il Crotone semplicemente solfeggiando lambisce il raddoppio: cross di Molina, colpo di testa dell'incustodito Ben Ali che piazza a lato di un niente. Più che losca al 31' una goffa forbice in area di Colley su Nanni, che il VAR probabilmente avrebbe punito. Al 35' Audero nega il gol a Messias che affonda nel presepio in anticipo della difesa doriana. Sembra Little Big Horn col Doria nei panni di Custer, ma in tempi di ecologia integralista chi spreca paga.

SORPASSO - I rossoblù sono infatti sulle nuvole quando Vieira con un lancio poco più che scolastico pesca Caprari, bravo a scattare un niente in anticipo sulla linea altissima dei difensori rossoblù e a battere Cordaz con un gesto gemello rispetto a quello dello svantaggio. Tutto cambia in un niente: psicotico quasi, anzi onomatopeico il gesto di Rutten, che in area sgambetta Murru avviato al fondo. Rigore che Quagliarella trasforma con un tracciante a mezza altezza a centro porta. Risultato capovolto in trecento secondi e oltretutto mai il Doria aveva segnato due gol a Crotone. Allo scadere di frazione Jankto per poco trova il terzo, ma il sinistro dalla lunetta è fuori di poco. Di nuovo Rutten e Murru duellano allo scadere, nell'area del Doria però: un tiro del crotonese viene deviato col braccio dal doriano, Sacchi sorvola, si va così all'intervallo tra i fischi del pubblico di casa.

LAMPO - Si riparte ad assetti invariati. Il Crotone sbuffa e scalcia e un tracciante da fermo di Benali sibila davanti ad Audero, che al 7' devia un gran tiro di Rutten. La Sampdoria perde troppi palloni in mezzo al campo e i rossoblù la tengono sotto pressione, inanellando punizioni e calci d'angolo. Attorno al quarto d'ora Di Francesco richiama Caprari calando il jolly Maroni e l'argentino lo ripaga dopo dieci secondi, segnando di testa su cross di Bereszynski. Lo stesso sudamericano al 18' calcia superficialmente sprecando il pallone del raddoppio personale. Ma ormai la gara sonnecchia, avviandosi verso un finale ormai scritto. C'è spazio solo per il brutto infortunio di Maroni, che impedisce al Doria di godersi la vittoria. Missione compiuta, ora sotto con la Lazio. Ma servirà ben altra Sampdoria.


*SAMPDORIA 3
CROTONE 1

RETI: pt 8' Molina, 37' Caprari, 42' (rig.) Quagliarella; st 15' Maroni.

CROTONE (3-5-2): Cordaz, Cuomo, Golemic, Gigliotti; Rutten (st 17' Mustacchio), Benali, Barberis (st 21' Zak), Zanellato (st 36' Gomelt), Molina; Messias, Nanni (A disposizione: Festa, Figliuzzi, Bellodi, Evans, Panza, Crociata, Kargbo, Mariani, Simy). All. Giovanni Stroppa.
SAMPDORIA (4-3-3): Audero, Bereszynski, Murillo, Colley, Murru; Linetty (st 40' Gabbiadini), Vieira, Jankto; Ramirez (25' st Ekdal), Quagliarella, Caprari (st 14' Maroni) (A disposizione: Falcone, Augello, Chabot, Ferrari, Barreto, Bonazzoli, De Paoli, Thorsby, Léris). All. Eusebio Di Francesco.
ARBITRO: Sacchi di Macerata, assistenti Longo di Paola e Santoro di Catania, quarto ufficiale Robilotta di Sala Consilina.
AMMONITI: Benali, Jankto e Bereszynski per gioco scorretto, Caprari per comportamento non regolamentare.
NOTE: recupero 3'+6'. Spettatori 5mila, di cui un centinaio provenienti da Genova.