salute e medicina

Dopo più di 8 anni
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Dopo più di 8 anni, arriva la nuova convenzione per i medici di famiglia e di continuità assistenziale.

In data 1 marzo è stata siglata in SISAC la pre intesa, che dovrebbe essere firmata definitivamente il 29 marzo; si dovrà poi ancora attendere il parere della Corte dei Conti (che obbligatoriamente deve esprimersi entro 15 giorni) e quello della Conferenza Stato Regioni con la successiva pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, passaggi questi che fanno prevedere l’operatività non prima del maggio 2018.

Nelle premesse del testo dell’accordo, si specifica che sono stati stralciati tutti gli articoli sugli obiettivi di politica sanitaria nazionale (piano Nazionale Cronicità, Prevenzione Vaccinale, accesso improprio al PS, Appropriatezza), con l’intento di giungere ad un accordo su questi punti entro la fine dell’anno.

La Regione Liguria si è comunque già portata avanti rispetto a quanto succede a livello nazionale firmando con i MMG un piano sulle cronicità; in queste settimane, inoltre, si sta cercando di raggiungere un accordo regionale anche sulle vaccinazioni e su una riorganizzazione del territorio che preveda migliori servizi per i cittadini (con la possibilità per esempio per il Medico di Continuità Assistenziale che visita il paziente di notte o nei festivi di accedere in maniera “tracciata” e previa acquisizione del consenso ai dati clinici essenziali del paziente; inoltre pacchetti di prestazioni diagnostiche “prioritarie” di primo livello come ECG, eco, spirometrie potrebbero già essere effettuate per tutti i pazienti negli studi organizzati dei MMG).

In questa prima parte del nuovo Accordo Nazionale, viene prevista la corresponsione ai Medici Convenzionati degli arretrati a partire dall’anno 2010, da tempo già pagati ai Medici Ospedalieri.
Sono state previste inoltre razionalizzazioni per cui potranno partecipare all’assegnazione degli incarichi per zone carenti i corsisti del triennio di Formazione Specifica in Medicina Generale che abbiano conseguito il diploma anche dopo la scadenza della domanda di inclusione in graduatoria regionale (ma che siano in possesso del titolo al momento della assegnazione dell’incarico) e viene normata una nuova regolamentazione del diritto di sciopero.


Andrea Stimamiglio* - Segretario Regionale FIMMG (Federazione italiana Medici di Medicina Generale)