cronaca

Una strada per la Pivano e la scoperta della scalinata Vincenzo Longo….
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Era ora. Fernanda Pivano che ci ha fatto conoscere i grandi scrittori americani, che ci ha fatto amare Spoon River, nata a Genova in Circonvallazione, corso Solferino 16, avrà finalmente la sua strada.


La Nanda, come la chiamavano gli amici, amava molto Genova e adorava i cantautori, primo fra tutto Fabrizio. Lo ricordò in una bellissima chiacchierata alcuni anni fa il professor Lorenzo Coveri. Si domandò De André: “Chi è Fernanda Pivano? Fernanda Pivano per tutti è una scrittrice. Per me è una ragazza di venti anni che inizia la sua professione traducendo il libro di un libertario, mentre la società italiana ha tutt’altra tendenza. E’ successo tra il ’37 e il ’41: quando questo ha significato coraggio.”

La strada per Nanda mi auguro si trovi in Circonvallazione, lungo, sopra o sotto. Mi raccontò, un pomeriggio che ebbi il privilegio di passare con lei da di Gianna Schelotto, che ricordava la sua casa di corso Solferino “con un giardino che profumava di glicine”. Cerchiamola una stradina col glicine, che profumi e che ricordi questa straordinaria ragazza sepolta a Staglieno, che ci ha regalato un’ imperdibile epoca di grande letteratura.

A proposito di strade e di nomi. Passeggiando per le ultime rifiniture del
“Racconto di Genova” che comincerà lunedì sera su Primocanale (19.45 e 22.15) nei luoghi che cinquant’anni fa furono il tragico teatro dell’omicidio di Alessandro Floris a opera della banda XXII Ottobre, scendendo da via Banderali mi sono imbattuto con sorpresa in una scalinata che mi ha piacevolmente riportato agli anni del liceo classico al Colombo di via Bellucci. Improvvisamente scopro “scalinata Vincenzo Longo”. Mi avvicino per leggere la targa “Vincenzo Longo, illustre grecista, 1917-2009”. Il mitico professor Longo che insegnava meravigliosamente greco e latino nella sezione B. Genova ha celebrato un suo figlio che meritava sicuramente l’onore di un luogo. Probabilmente valeva troppo per noi liceali pre-sessantotto. Traduceva in classe con incanto, ma quanto lo abbiamo capito? Dopo, sì. Quando noi ormai con i nostri lavori, Franco Berardini nel mondo cooperativo, Marcello Maresca e Sandro Ghibellini nell’avvocatura, Marta Vincenzi tra insegnamento e prima politica e altri compagni lo incontrammo a qualche conferenza.

La Pivano e Longo, un curioso filo che unisce la cultura americana del dopoguerra e molto di più, alla cultura classica del mondo greco. Lei traduttrice  di Hemingway, Faulkner , di Ginsberg e della beat generation, lui di Luciano di Samosata, filosofo corrosivo e irriverente. Nati ambedue nel 1917 e scomparsi nel 2009.

Genova sa ricordare.