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Approvato il 'Super Canguro' - L'Aula del Senato ha dato il via libera all'emendamento Esposito, il cosiddetto "super canguro" che taglia tutte le altre proposte di modifica contrarie, con 175 si, 110 no e due astenuti. Con il via libera all'emendamento Esposito cadono di fatto "35 mila proposte di modifica" delle 47mila presentate alla legge elettorale. E nell'emiciclo esplode la protesta dei 5 stelle.

BocciatI gli emendamento Gotor -
L'Aula del Senato ha bocciato entrambi gli emendamenti Gotor alla legge elettorale. Il primo, bocciato con 170 no, proponeva di modificare la proporzione tra nominati ed eletti con il sistema delle preferenze, a favore di questi ultimi. I sì sono stati 116, 5 le astensioni. Il secondo, respinto con 168 no, 108 sì e 3 astensioni, proponeva fra le altre modifiche correzioni al capitolo dei capilista, sempre a favore del sistema delle preferenze.

Aula dice no a emendamento Calderoli -
Al via le votazioni sugli emendamenti alla legge elettorale in Aula al Senato. Il primo voto è stato su un emendamento 'premissivo' a firma Calderoli che è stato bocciato con 188 no, 72 sì e alcuni astenuti.

ORE 9:30 -
In un clima di altissima tensione il Senato ha iniziato a votare la legge elettorale, alla quale forse già oggi potrebbe essere approvato un emendamento che recepisce il nuovo Italicum ed arrivare al voto finale già la prossima settimana.

Tensione dovuta allo stratagemma usato dalla maggioranza per aggirare l'ostruzionismo delle opposizioni, grazie a quello che è stato definito il "super canguro". Ma tensione c'è anche sul merito della riforma, con una spaccatura nel Pd, nel quale i bersaniani annunciano che non voteranno la legge. Un "niet" che però sarà compensato dai senatori di Fi fedeli a Berlusconi, il quale ha anche lui dei "frondisti" pronti a mettere in discussione il Patto del Nazareno. 

L'Italicum 2 non dovrebbe rischiare benché i voti di Fi sarebbero a questo punto determinanti. E un sì da Fi è arrivato anche al cosiddetto "super canguro", lo strattagemma che ha fatto infuriare non solo i 29 bersaniani, ma anche M5s, Sel e Lega, che aveva presentato 44.000 emendamenti e pensava di inchiodare governo e maggioranza fino a dopo l'elezione del Presidente della Repubblica.

In sostanza si tratta di un emendamento di un senatore del Pd, Stefano Esposito, che recepisce i contenuti dell'accordo sul nuovo Italicum e che, soprattutto, è scritto in modo tale da essere votato tra i primi (è il 17mo); una volta approvato farà decadere il 90% degli altri emendamenti, e, secondo Renzi, in 72 ore si potrà così arrivare all'approvazione della legge da parte del Senato.

In Aula sono fioccate le proteste, con la richiesta di dichiarare inammissibile il testo di Esposito, o di permettere di sub-emendarlo, come si fa con gli emendamenti del governo alle normale leggi. Richieste respinte dalla presidente vicario di palazzo Madama Valeria Fedeli.

L'Aula ha infine iniziato a votare, con soli un paio di emendamenti esaminati e respinti. Ma già in mattinata verranno votati, prima l'emendamento Gotor e poi quello Esposito. I bersaniani puntano a un colpo di scena in Aula, sperando in uno smottamento in Fi e in Ncd.