Dunque stasera al Ferraris si gioca. Il perché non si sa, o meglio non si capisce ancora adesso il senso di questa Italia-Albania che è un male per tutti e nemmeno necessario. Mi risulta che anche qualche assessore regionale sia interdetto di fronte a questa amichevole al pesto anzi al cattivo gusto, in tutti i sensi, di fango.
I tifosi di Genoa e Samp, quelli che animano le gradinate non hanno mai avuto dubbi; chi va allo stadio è complice, hanno scritto, insomma in pochi hanno accolto con orgogliosa riconoscenza questa partitina che è stata messa su il 12 ottobre scorso dopo la prima alluvione che aveva l'obiettivo di raccogliere fondi attraverso l'incasso. Nel frattempo di alluvioni ne abbiamo avute tante, troppe con dolorosi lutti e clamorosi danni.
Viva l'Italia, anche quella del calcio, ma non oggi, non così. Si poteva evitare, si poteva rinviare un appuntamento che non lascerà traccia se non per il fatto che il ct Conte ha convocato mezzi rossoblù e mezzi blucerchiati compresi gli ex, tanto per fare qualcosa di genovese, peraltro inedito. Chi vuole andare vada pure col tricolore, ma la testa di tutti è altrove e il cuore è triste perché tutti si sentono comunque più soli. Sappiatelo.
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Italia-Albania a Genova, un male nemmeno necessario
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