cronaca

Non è la prima volta che si ricorre ai social
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"Cerco insegnante di elettrotecnica per cattedra al 31 maggio al nautico di Camogli. Sono il Dirigente Scolastico della scuola. Eventuali interessati mi contattino rapidamente; se conoscete persone interessabili, coinvolgetele. Grazie". L'appello lanciato sul suo profilo facebook da Paolo Fasce, preside dell'antico istituto nautico della cittadina ligure, mostra quanto sia grande la necessità di docenti in Italia: i dirigenti scolastici sono arrivati a fare appelli anche via social.

"Se non trovo nessuno, va a finire che in classe ci vado io, visto che sono ingegnere elettronico", ha ironizzato il preside con la rivista specializzata Orizzonte Scuola, raccontando di essersi pure recato di persona al Centro per l'impiego di Genova ma di non aver ottenuto nessuna risposta dall'ex ufficio di collocamento. Tuttavia l'appello sui social deve alla fine aver ottenuto l'effetto desiderato. Infatti il preside ha postato soddisfatto: "Abbiamo trovato! Grazie".

"Siamo all'assurdo
, perché in Italia abbiamo il record di posti liberi, più di 200mila, e quello di precari, quasi mezzo milione, ma non si riesce a garantire la copertura delle cattedre. Se siamo giunti al punto che un dirigente deve lasciare dei messaggi sui social per individuare i docenti ed avere comunque difficoltà per reperirli significa che il sistema di gestione dei precari è finito fuori controllo", commenta Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief.

Non è la prima volta che si ricorre ai social per trovare un insegnante: due anni fa direttrice scolastica dell'istituto comprensivo Racconigi di Borgo San Paolo, Torino, pubblicò un annuncio per la ricerca di un insegnante qualificato a cui affidare un ruolo di sostegno fino alla fine dell'anno. Per risolvere almeno in buona parte la supplentite che affligge la scuola in Italia il Consiglio dei ministri ha approvato nei giorni scorsi un decreto-legge che autorizza il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) a bandire un concorso straordinario abilitante per l'assunzione di almeno 24mila docenti precari nella scuola secondaria statale di I e II grado per il prossimo anno scolastico (il 2020/2021).

Il decreto-legge accoglie l'accordo raggiunto nei giorni scorsi dal ministro Fioramonti con le maggiori organizzazioni sindacali. Un altro concorso, ordinario, bandito in contemporanea con quello straordinario, dovrà portare in cattedra altri 25 mila docenti.