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All'hotel Bristol di Genova tutti i coordinatori regionali della coalizione
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In Liguria il centrodestra "è unito", mentre Pd e M5s non riescono nemmeno "ad accordarsi su un candidato presidente". Lo ha detto il presidente uscente della Regione, Giovanni Toti, in occasione dell'incontro incentrato sulle infrastrutture con tutti i coordinatori regionali dei partiti della coalizione di centrodestra: Edoardo Rixi (Lega), Massimiliano Iacobucci (Fratelli d'Italia), Carlo Bagnasco (Forza Italia), Andrea Costa (Liguria Popolare), Manuela Gagliardi (Cambiamo), oltre al sindaco di Genova Marco Bucci.

Un messaggio di unità intorno a un tema cruciale in giornate caotiche per la Liguria, alle prese con il piano di ispezioni e manutenzioni sulle gallerie autostradali in concomitanza con l'inizio della stagione turistica dopo un lockdown trascorso senza alcun cantiere sulla rete. "Il centrodestra in Liguria è unito e ha un obiettivo comune: fare uscire la regione dall'isolamento. Pd, grillini e M5s che neanche riescono ad accordarsi su un candidato presidente per le elezioni regionali, come faranno a mettersi d'accordo su temi importanti come ad esempio la Gronda?", ha proseguito Toti. "Le infrastrutture saranno il piatto forte della nostra politica nella prossima campagna elettorale e nella prossima legislatura regionale. Perché il nostro territorio e i liguri non possono più aspettare, hanno già subito troppo e gli ulteriori disagi di queste ultime settimane, con autostrade bloccate, treni soppressi e voli cancellati, sono la goccia che fa traboccare il vaso", ha aggiunto.

Un attacco diretto al ministro De Micheli è arrivato dall'ex viceministro alle Infrastrutture nel primo governo Conte, Edoardo Rixi. "Da viceministro non ho mai utilizzato il mio ministero contro i miei avversari politici e non si può far pagare ai liguri, anche a quelli che votano Pd, ore di coda solo per andar contro il governatore Toti e il sindaco Bucci. A tutti finora ho garantito la buona fede, poi mi fermo perché nel momento in cui mi trovo una valle come la valle Stura bloccata" per i cantieri e le code sulla A26 "con interventi scarsi del Governo su concessionarie come Anas che sono governative e su concessionarie come Autostrade, che oggi è in lite per la concessione sul governo, qualche dubbio legittimo mi sorge".

Per Toti "è grave che in Liguria non parta un'opera fondamentale e già finanziata come la Gronda per il veto di un partito politico che in questa regione non governa neppure un condominio, e a fronte del fatto che tutte le associazioni di impresa, le parti sociali, tutte le forze politiche ad esclusione del M5s ritengano la Gronda un'opera fondamentale. Vuol dire che i territori hanno pochissima voce in capitolo. Ci riempiamo la bocca con tanti proclami, ma poi non riusciamo a decidere cosa è importante per un territorio. Serve più autonomia per gli enti territoriali, gli unici che conoscono davvero le reali esigenze dei loro cittadini", ha concluso il governatore.

Durante l'incontro il sindaco di Genova Marco Bucci
ha annunciato di aver presentato al premier Giuseppe Conte un piano da 5 miliardi, da reperire all'interno delle risorse del recovery fund, per dotare la città di tutte le infrastrutture necessarie a farne entro il 2030 "il centro del Sud Europa, il punto di riferimento per cittadini, merci e cultura". Tra le opere elencate nel dossier ci sono la nuova diga del porto, il ribaltamento di Fincantieri, un tram sopraelevato per la Valbisagno e un piano di rilancio del centro storico da un miliardo di euro.

Nel frattempo il governatore ha confermato che sale a 650mila euro lo stanziamento della Regione Liguria ai Comuni per tutte le misure necessarie a garantire il distanziamento sociale anti-covid e le sanificazioni sulle spiagge libere. Ai 300mila euro già stanziati dalla giunta di piazza De Ferrari, si aggiungono 350mila euro frutto del gettito delle concessioni balneari.