porti e logistica

Per l'opera e il Terzo Valico si aspetta la nomina del commissario unico
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"Il ministro De Micheli sta tenendo fermo il nodo ferroviario di Genova da quando è in carica, Toninelli tra luci e ombre ha sbloccato per Genova più cose di quanto abbia fatto la De Micheli". Edoardo Rixi, lancia qualcosa più di una semplice frecciata nei confronti dell'attuale numero uno del ministero delle Infrastrutture e trasporti del governo Conte bis. Il tema è quello della nomina del commissario che dovrà farsi carico di accelerare su un'opera ritenuta da tutte le parti politiche fondamentali per lo sviluppo di Genova e della Liguria. Il governo più volte nel passato ha annunciato la nomina del commissario unico per nodo ferroviario e Terzo Valico che però si è arenata da tempo nelle stanze della Corte dei Conti.


"Genova ha bisogno di infrastrutture nuove e moderne ma anche linee ferroviarie ad alta velocità che possano trasportare non solo merci ma anche persone in tempi ragionevoli da una città all'altra - spiega ancora Rixi -. Noi oggi praticamente dipendiamo da un collegamento da Roma fatto da Alitalia che ha dei prezzi spropositati che una città come Genova non può permettersi" spiega il responsabile delle infrastrutture della Lega che nel governo Conte prima versione, quello giallo-verde, ha rivestito la carica di viceministro.


Per i lavori del Nodo ferroviario è prevista una spesa di oltre 620 milioni. Di fatto l'opera andrà ad aggiungerà due binari tra Genova Brignole e Principe, aumentando la capacità del traffico e separando i treni a lunga percorrenza da quelli locali. L'opera interessa anche il Ponente della città, con la galleria tra Voltri e Fegino, ma consentirà anche l'interscambio tra le linee esistenti e il Terzo Valico. Proprio per questo si era scelto di nominare un commissario unico. Il nome e il profilo individuato è quello di Calogero Mauceri.

Nell'attesa che Roma sblocchi l'enpasse i lavori per il Terzo Valico vanno avanti spediti. Nei fine settimana di tutto febbraio nei pressi di Fegino, nell’ambito del nodo di Genova sono in atto delle modifiche del piano binari e opere tecnologiche per la realizzazione del nuovo apparato di comando e controllo della circolazione ferroviaria previsto al bivio Fegino con conseguenza le modifiche di alcune linee. Il potenziamento del Campasso è uno dei punti cruciali per la riuscita dell'opera e l'efficientamento di tutto il sistema. Da una parte ci sono gli interventi riguardanti il collegamento della tratta ferroviaria tra il bivio Fegino–Campasso–Porto storico con il Terzo Valico e la linea Succursale dei Giovi, la cui attivazione è pianificata in due fasi rispettivamente nel 2022 e nel 2023. E chiedere che da Roma arrivi una smossa per l'opera sono anche i sindacati uniti che vedono circa 100 lavoratori da oltre un anno fermi in attesa dei lavori.