cronaca

In tutto coinvolti 280 lavoratori
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 "Siamo qui ad alzare la voce perchè i governi cambiano ma tutti sembrano sempre dimenticarsi di loro". Il segretario della Fiom Cgil Genova Bruno Manganaro pone il tema dei cassa integrati ex Ilva al centro dell'attenzione dell'agenda politica regionale. In tutto si parla di circa 280 lavoratori che aspettano di conoscere il loro futuro.

Il 30 settembre prossimo scade infatti il contratto di pubblica utilità che garantisce ai lavoratori lo stipendio. "Dal primo ottobre la situazione potrebbe precipitare. Il 15 settembre abbiamo fatto domanda al governo, non ci è arrivata ancora nessuna risposta - spiega ancora Manganaro -. Da Roma ci arrivano le telefonate che ci dicono che abbiamo ragione ma poi nessuno fa mai nulla di concreto, cambiano i colori del governo ma non cambia la situazione". Il governo infatti non ha ancora stanziato i 2,5 milioni di euro indispensabili a rinnovare per un altro anno la misura.

Così oggi i sindacati e una delegazione di lavoratori sono scesi in piazza a De Ferrari. L'obiettivo è chiaro: farsi ricevere dal consiglio regionale: “Rimaniamo ad oltranza finché i capigruppo in Regione non ci convocano” spiega ancora il segretario genovese della Fiom Cgil. "Noi vogliamo lavorare e renderci utili alla città" spiega Luciano, uno dei cassaintegrati ex Ilva. I lavoratori si sono poi mossi da piazza De Ferrari e hanno fatto un'incursione in Regione dove è in corso il consiglio. Si tratta in totale di circa 80 lavoratori che hanno occupato gli spalti, per chiedere garanzie sul rinnovo dei contratti di pubblica utilità e sul loro futuro. Qualche attimo di tensione si è visto solo quando i manifestanti hanno forzato l'ingresso del Consiglio regionale, saltando le solite procedure di registrazione e controllo.

Poi in consiglio arriva anche il governatore della Liguria Giovanni Toti che affronta la situazione: "Sono pronto a occupare il consiglio con voi. Noi abbiamo inviato una lettera alla ministra Catalfo due settimane fa", ha detto il presidente rivolgendosi ai lavoratori sugli spalti, "e ancora l'abbiamo sollecitata. Società per Cornigliano ha la capienza economica per rifare i lavori di pubblica utilità. Abbiamo avuto un ritorno informale che parla di una convocazione nei prossimi giorni ma ancora nessuna notizia formale", ha concluso il governatore ligure. Dagli spalti i lavoratori hanno replicato: "Allora aspettiamo insieme a lei".

CONVOCAZIONE AL MINISTERO DEL LAVORO

Nel tardo pomeriggio è arrivata la notizia della convocazione  per martedì 1 ottobre, il tavolo a Roma per il rinnovo dei lavori di pubblica utilità dei lavoratori genovesi ex Ilva in cassa integrazione. Lo hanno comunicato i ministeri del Lavoro e dello Sviluppo economico. Il rinnovo dovrebbe essere retroattivo, dal momento che lavori di pubblica utilità scadranno il 30 settembre. Ma la Fiom chiede che la convocazione arrivi del tavolo per i lavoratori di Ilva Cornigliano entro il 30 settembre, giorno in cui scade l'accordo firmato lo scorso anno: "Quel giorno resta formalmente scoperto - spiega il segretario della Fiom Bruno Manganaro - e la retroattività a parole non ci basta". Intanto la giunta regionale sta facendo pressing sui ministeri competenti per un anticipo della convocazione. Fim Cisl e Uilm restano in attesa almeno di una convocazione formale.