politica

Per Atlantia "non probabile" il rischio sulla revoca della concessione di Autostrade
3 minuti e 36 secondi di lettura
"Ho incontrato Giovanni Castellucci nell'estate del 2019, quando era ancora a.d. di Atlantia, e abbiamo parlato solo ed esclusivamente di Alitalia". Ci tiene a fare chiarezza la senatrice M5s Giulia Lupo, un passato da hostess di Alitalia e attivissima fin dalla sua elezione sul dossier del rilancio della ex compagnia di bandiera.Il suo nome spunta in una intercettazione del 24 ottobre 2019 nella quale Giovanni Castellucci, ex a.d. di Atlantia - ora agli arresti domiciliari nell'ambito dell'inchiesta genovese sulle barriere fonoassorbenti, nata da una costola dell'indagine sul ponte Morandi - afferma di essere stato cercato telefonicamente da una persona di nome "Lupo", verosimilmente proprio la senatrice pentastellata.

Castellucci era al telefono con l'amministratore delegato di Air Dolomiti, Joerg Eberhart, al quale, si legge nelle carte dell'inchiesta, "si propone come presidente di Alitalia, facendo riferimento a contatti con un ministro". Contatti che certamente sono avvenuti con il ministro della Sviluppo economico, Stefano Patuanelli, che ha ammesso di aver incontrato Castellucci, precisando però di non avergli affidato alcun mandato o incarico. Contatti ci sono stati anche con la senatrice pentastellata Lupo, che tiene a chiarire di non essere stata lei a cercare un dialogo con Castellucci. Al contrario spiega che è stato il manager a contattarla “come tanti altri operatori del trasporto aereo”.

Alitalia, Castellucci intercettato: "Mi ha cercato Lupo (M5s), è molto preoccupata" - CLICCA QUI


"Sono una parlamentare, faccio audizioni con chi me lo chiede, possono essere persone 'amiche' o 'nemiche', poco importa. Il mio scopo era ed è preservare Alitalia, il settore aereo, l'indotto, i posti di lavoro e i soldi dei cittadini". Ed è proprio in quest'ottica, dopo che “Ferrovie, scelta dal governo per rilanciare l'ex compagnia di bandiera, aveva deciso a fine luglio 2019 che Atlantia potesse essere l'interlocutore principale, nonchè anche il partner industriale” è “iniziato un dialogo" con l'allora numero uno Castellucci. I temi sul tavolo riguardavano unicamente Alitalia, ha ribadito la senatrice Lupo, e “in quell'incontro non si è mai nemmeno fatto un accenno al ponte Morandi e a un eventuale rinnovo della convenzione a favore di Autostrade, altrimenti – assicura - mi sarei alzata e me ne sarei andata".

Inchiesta Autostrade, la denuncia di Danilo: "Io, rovinato da Castellucci & company" - CLICCA QUI

In ogni caso, "Castellucci stava iniziando a inquadrare anche il dossier Alitalia in maniera abbastanza lucida", puntualizza Lupo. Poi l'operazione è naufragata perché, spiega la senatrice, dopo che il manager ha lasciato la guida Atlantia, la società del gruppo Benetton ha inviato una lettera precisando di voler vincolare un suo impegno in Alitalia alla conferma della convenzione per Autostrade. Ma “tutto questo è avvenuto dopo il nostro incontro e non prima”, conclude la senatrice pentastellata Lupo.

La partita sulla cessione di Autostrade rimane aperta. La deadline del 30 novembre per la presentazione di una nuova offerta da parte della cordata Cassa Depositi e Prestiti con i due fondi esteri Blackstone e Macquarie rimane confermata. Ma, con la bufera giudiziaria che si è abbattuta su Castellucci e altri dirigenti di Autostrade, lo scenario si complica e la strada di un'operazione già di per sé complessa diventa ancora più impervia. Infatti, come spiegano fonti vicine al dossier, quando mancano ormai solo due settimane alla scadenza di fine mese, si sta ora riflettendo sulle possibili implicazioni dell'inchiesta e sull'impatto che queste avranno sulla trattativa.

Il tempo stringe, si osserva, e problemi nuovi si aggiungono alle questioni già aperte. Gli sviluppi giudiziari riproporrebbero come prioritario il nodo della manleva chiesta da Cdp mentre si attende che venga sciolto il nodo del nuovo Pef, il piano economico finanziario, di Autostrade in modo da poter porre al loro posto tutti i tasselli relativi a pedaggi, investimenti, manutenzioni. Un accordo su questo, spiegano le stesse fonti, è la condizione necessaria per poter formulare un'offerta più concreta e articolata proprio perché si ritiene determinante il Pef per la valutazione di Autostrade. Nel comunicato diffuso al termine del cda sui conti, Atlantia ha sottolineato di ritenere "ragionevolmente non probabile il rischio di esercizio della revoca della concessione di Autostrade per l'Italia e ragionevolmente probabile la conclusione di un accordo con il Governo italiano".