cronaca

La vespa velutina aggredisce gli alveari con strategia militare
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La produzione Made in Italy di miele di acacia, castagno, di agrumi e mille fiori è minacciata da insetti killer come il calabrone asiatico (Vespa velutina) comparsa in Europa nel 2004, probabilmente introdotta con merci di origine cinese e poi arrivata anche in Italia con i primi avvistamenti dieci anni fa.

Ma è da quest'anno che gli apicoltori della Coldiretti hanno denunciato attacchi in Liguria e Toscana di questo insetto predatore, capace di tenere sotto assedio gli alveari. Il risultato è che le api bottinatrici smettono di uscire dall'arnia e la colonia di conseguenza si indebolisce. La Vespa velutina aggredisce infatti gli alveari con strategia militare: le api bottinatrici cariche di polline vengono catturate al rientro nell'alveare, uccise e portate al proprio nido per alimentare i piccoli killer. Tra i nemici delle api c'è anche l'Aethina tumida, il coleottero degli alveari che danneggia i favi e porta alla perdita di miele e polline e a volte anche dell'intera famiglia.

Come anche la pericolosissima varroa, arrivata nel 1984 in Italia anche in questo caso dall'Oriente. L'acaro in poco tempo fece scomparire la maggior parte delle colonie selvatiche, mentre quelle gestite dagli apicoltori sopravvissero solo grazie all'utilizzo di prodotti e tecniche di allevamento come l'ingabbiamento della regina. Un killer contro il quale però oggi sono state messe a punto diversi trattamenti per sconfiggerlo, ma la difficoltà sta nel fatto che di queste api non gestite si conosce poco, da quante sono e dove vivono al tasso di mortalità. Per superare questa mancanza di informazioni la Fondazione Edmund Mach di San Michele all'Adige (Trento) ha lanciato quest'estate l'app BeeWild per poterle mappare dove è possibile anche inviare delle foto geolocalizzandole.