economia

Proseguono le manifestazioni in piazza da parte delle attività che soffrono
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Da mesi si stanno ripetendo le manifestazioni in piazza da parte di ristoratori, partite iva, ambulanti, titolari di cinema, palestre e non solo. Gli ultimi in ordine di tempo sono stati gli ambulanti di Savona (Leggi qui). Un anno di Covid lascia i segni nell'economia. I dati Istat a livello nazionale parlano di un milione di posti di lavoro in meno. I governi che si sono susseguiti hanno messo sul tavolo una serie di misure di sostegno per provare a venire in aiuto delle realtà più penalizzate.

Al 5 aprile in tutto in Liguria si registrano 14,164 domande per un valore di importo bonus pari a 38.750.115 milioni. A farla da padrone è la Città Metropolitana di Genova con oltre 7mila domande per un importo bonus di circa 20,4 milioni, subito dopo c'è la provincia di Savona con oltre 2,4mila domande e 6,4 milioni di aiuti, poi la provincia di Imperia con quasi 2,3mila domande e 5,8 milioni di aiuti, quindi la provincia della Spezia con 2mila domande e 6 milioni di bonus. Questi sono i dati resi noto dall'Agenzia delle Entrate. Secondo i dati di Confesercenti solo in Liguria quasi 15 mila attività del territorio rischiano di chiudere e ogni weekend di chiusure e restrizioni porta con sé perdite che arrivano a circa 65 milioni di mancati incassi.  La distanza tra i valori rende l'idea della situazione.  

E mentre la campagna vaccinale va avanti anche in Liguria resterà ancora in zona arancione con il Ponente che dovrebbe confermare la zona rossa (Leggi qui). Si aspettano le riaperture, il mese di aprile in questo senso potrebbe essere fondamentale. "Credo che per la prima settimana di maggio si possa pensare a vaste riaperture per questo Paese. Spero che nelle prossime settimane si cominci a programmare, perché non c’è un ristoro sufficiente per un ristorante, un bar, una palestra, un teatro o un cinema rimasti chiusi a singhiozzo per un anno. Dove il virus lo consente bisogna ripartire" ha commentato il governatore della Liguria Giovanni Toti.

Il premier Mario Draghi ha fatto il punto della situazione e ha parlato apertamente di possibili riaperture pur senza citare date precise: "Nelle Regioni più avanti sarà più semplice aprire. In tutto c'è la volontà mia e del governo di vedere le prossime settimane come settimane di riaperture e non di chiusure".