Cronaca

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In centinaia, oggi pomeriggio, si sono stretti attorno al feretro di Ivan Gismondi, il vigile del fuoco di Imperia che si è tolto la vita domenica scorsa, impiccandosi alla doccia della camerata della caserma di Oneglia. Ai funerali, che si sono svolti con rito civile presso il cimitero di Oneglia, dove la salma è stata tumulata, c'erano colleghi di lavoro da tutta la Liguria, ma anche amici, famigliari e conoscenti. Ivan si è tolto la vita a distanza di circa 8 mesi dalla morte, sempre per suicidio, del figlio Nadir, 22 anni, che a giugno dell'anno scorso si era sparato un colpo di pistola alla testa dopo che gli era stata ritirata la patente per guida in stato di ebbrezza, convinto che in quella maniera non avrebbe più potuto fare il vigile del fuoco.