economia

I dati di Unioncamere sul terzo trimestre 2017
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 Aumentano le imprese iscritte e diminuisce il numero delle chiusure: 1.779 contro 1.410. Per le aziende liguri il bilancio del terzo trimestre 2017 consolida il trend positivo di ripresa. Restano però le ombre. La situazione più critica è quella del commercio che "perde" 97 aziende, le attività di alloggio e ristorazione chiudono a -56 e le attività manifatturiere a -38. Registrano invece saldi positivi, con un numero maggiore di nuove aziende iscritte rispetto alle cessazioni, l'agricoltura (+41), noleggio, agenzie di viaggio e servizi alle imprese (+18), attività finanziarie e assicurative (+17).

Complessivamente, secondo il report di Unioncamere Liguria, fra luglio e settembre si sono iscritte 23 aziende in più rispetto al 3° trimestre 2016, e sono diminuite le cancellazioni (-42). Numeri che fanno salire il saldo dei primi nove mesi del 2017 a +329 unità. Ed è questo forse il dato più significativo di svolta rispetto all'anno scorso, nei primi nove mesi del 2016, le chiusure superavano per 433 unità le nuove.

In tutto, lo stock complessivo delle imprese presenti nell'archivio delle camere di commercio è arrivato oggi ad un totale di 163.090 unità, cioè 85 in più rispetto a settembre 2016. Il trend positivo ha riguardato tutte e quattro le province. Nel terzo trimestre 2017 a Genova il saldo è stato positivo per 189 imprese, 74 a Imperia, a Savona 57 e alla Spezia 49.

Nel capoluogo si continuano a registrare segnali negativi nel commercio (-53 imprese), nelle attività turistiche (-42), nel manifatturiero (-20) e nell'immobiliare (-11); in miglioramento le costruzioni (+8), le attività finanziarie e assicurative (+7) e i servizi di supporto alle imprese (+6). In provincia di Imperia bene il comparto agricolo con 19 imprese in più e le costruzioni (+13), mentre il commercio ha un saldo negativo più alto (-17 imprese), seguito dalle attività turistiche (-14).

Anche in provincia di Savona il comparto agricolo ha chiuso il 3° trimestre in attivo (+18 imprese), mentre commercio e costruzioni sono i settori ad aver registrato le maggiori difficoltà. Nell'estremo levante sono le costruzioni il settore più in sofferenza, con un saldo pari a -14 imprese, seguite dalle attività manifatturiere (-11).