cronaca

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Importavano auto di lusso rubate e le rivendevano Italia a prezzo di saldo. A scoprire il traffico internazionale è stata la squadra mobile di Savona con una indagine che ha portato a 12 custodie cautelari e decine di denunce. In carcere sono finiti Carino Di Giovanni, 37 anni, nato in Germania e residente a Bordighera e alcuni collaboratori che si preoccupavano di procacciare clienti: il cugino Carino Buttu, 41 anni di Albenga, Francesco Ielo 66enne calabrese residente a Albenga, Emilio Edison Grasso, 50 anni, catanese residente a Pietra Ligure. Ai domiciliari invece Cristian Schifano e Matthew Scuffi, entrambi di Albenga, e Domenico Marziano, 75 anni, titolare di diverse agenzie di pratiche auto in provincia di Savona.

Le auto venivano rubate in Germania o Belgio e portate in Lituania dove un gruppo di persone, agganciato da Di Giovanni grazie alla compagna lituana, Lina Naceliciute, 29 anni, ora ai domiciliari, si occupava di produrre documenti falsi e ribattere o sostituire il telaio. Le vetture venivano poi materialmente portate in Italia da Deimantas Juskevicius e Andrej Pismenyi, entrambi 35enni. Era già in carcere invece per altri reati Giovanni Abbate, 43 anni, che aveva messo in contatto Di Giovanni con un'altra 'fonte' di vetture da vendere, un gruppo che truffava chi proponeva la propria auto online pagando con assegni falsi.

In questo giro, venivano offerti anche documenti falsi a stranieri, soprattutto patenti per chi non riusciva a passare i quiz teorici. Sono state decine le denunce ai clienti, sia gli acquirenti italiani delle auto sia gli stranieri che hanno richiesto i documenti contraffatti.
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