cronaca

Al vaglio degli inquirenti ci sarebbero ben 139 certificati medici 'sospetti'
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Emettevano certificati medici, in caso di morti naturali, senza aver effettuato gli esami necroscopi, sette degli undici indagati sono stati rinviati a giudizio con l'accusa di falso in atto pubblico.

Personaggio chiave dell'inchiesta, tuttavia, resta l'ex responsabile del servizio di Medicina legale dell'Asl 1 Imperiese Simona Del Vecchio, il cui processo è già iniziato. Anche lei è accusata di falso in atto pubblico per aver certificato sulla carta autopsie mai eseguite. Secondo l'accusa - sostenuta dal procuratore aggiunto Grazia Pradella e dal pm Marco Zocco - Del Vecchio compilava referti in bianco, anziché presentarsi quando c'era da effettuare una ricognizione del cadavere per morti naturali o in caso di esami necroscopici su incarico della Procura.


A suo carico, inoltre, l'accusa di peculato che deriva dal fatto che gli investigatori della Guardia di Finanza l'avrebbero sorpresa a fare la spesa o altre commissioni a bordo dell'auto di servizio. Sono 139 i certificati medici sotto analisi, che per l'accusa sarebbero stati realizzati senza visite necroscopiche. La data di inizio del processo è stata fissata al 9 febbraio 2018.