cronaca

Secondo giorno di protesta e blocco del traffico
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Continua la protesta dei lavoratori Ilva. Ieri gli aderenti alla Fiom hanno montato una tenda rossa davanti alla portineria della fabbrica di Cornigliano, occupata in modo da impedire l'ingresso ai dipendenti. Poi il blocco del traffico tra Cornigliano e Sestri con ripercussioni sulla 'Guido Rossa' e l'autostrada. Oggi era previsto un nuovo corteo che invece non ci sarà. 


"Andremo avanti finché non arriverà la convocazione di un tavolo su Genova con tutti i firmatari, compresi i sindacati. Quel patto non può essere scippato e infilato in un polpettone a Roma. Noi non lo accettiamo", è la posizione della Fiom genovese rappresentata da Bruno Manganaro. Ma con gli altri sindacati la rottura è totale. 

"Circa 570 presenti al lavoro hanno partecipato all’assemblea solo 200 lavoratori e 350 sono rimasti al posto di lavoro - hanno scritto in serata Fim e Uilm in un comunicato congiunto - Tutti i restanti dipendenti non presenti al lavoro (250) sono lavoratori in cassa integrazione. Una minoranza di lavoratori, quindi, ha deciso in modo unilaterale di occupare la fabbrica prevaricando la maggioranza. Un vero capolavoro di democrazia diretta tanto decantata dalla Fiom".

"Così rischia di saltare la trattativa appena iniziata", tuonano sia i sindacati non aderenti alla protesta sia il ministro Calenda. "Servirebbe grande prudenza, vorremmo che i sindacati dicessero tutti la stessa cosa", ha cercato di mediare il presidente Toti, che mercoledì sarà a Roma insieme all'assessore Rixi e al sindaco Bucci per discutere col Governo del caso Genova. Un tavolo che, però, non prevede la presenza dei sindacati e che pertanto non soddisfa le richieste della Fiom.