Potrebbe essere un lunedì di passione quello che segnerà l’avvio della prossima settimana. Il tema centrale è sempre quello legato al futuro dell’Ilva e ai tavoli convocati a Roma tra governo, sindacati e ArceloMittal. La Fiom Genova, attraverso le parole del suo segretario Bruno Manganaro, lunedì potrebbe scendere in piazza con un nuovo corteo.
Tutto sarà deciso poco prima nell’assemblea convocata dallo stesso sindacato. Ma la presa di posizione dei metalmeccanici della Cgil non trova la condivisione di Cisl e Uil che sono pronte a sedersi al tavolo del prossimo 9 novembre per discutere del piano industriale presentato dalla cordata Am Investco Italy.
La Fiom vorrebbe un tavolo per discutere solo della situazione dell'Ilva di Cornigliano, gli altri sindacati ribadiscono l'importanza di trattare con gli investitori a Roma in modo da tutelare la posizione degli operai dello stabilimento di Cornigliano.
Noi non parteciperemo a nessuno sciopero preventivo - spiega Alessandro Vella, segretraio Fim Cisl Genova - Torneremo in piazza solo nel momento in cui non ci verrà garantita l'occupazione dei lavoratori di Genova. Tutte le organizzazioni sindacali stanno partecipando ai tavoli, compresa la Fiom nazionale, l'unica a non discutere è stata la Fiom Genova. Noi pur rispettando la loro decisione non condividiamo questa posizione. La discussione si è riaperta e non era cosa scontata - prosegue Vella. Ribadiamo anche noi la necessità di aprire un tavolo dove parlare solo della situazione di Genova".
Dello stesso tenore è il segretario della Uilm Genova Antonio Apa: "Il nostro compito è quello di sederci al tavolo centrale di Roma e fare una discussione positiva per il futuro dei nostri lavoratori". E' lo stesso segretario poi a precisare: "L'accordo di programma prevede che si salvaguardi la struttura industriale, gli investimenti e l'occupazione, noi a Roma vogliamo portare proprio questi punti a compimento" precisa Apa. E sull'atteggiamento della Fiom Apa attacca: "Vorrebbe fare la mediazione al di fuori del tavolo ministeriale, ma questo è assurdo e non sarà mai riconosciuto dal ministro Calenda e da Mittal".
Di tutt'altro avviso il segretraio Fiom Cgil Bruno Manganaro: "Io mi sento determinato a difendere l’accordo di programma. Al prossimo tavolo si discuterà ancora una volta di salario, numeri, di diritti riscritti e ritagliati su misura per Mittal senza però mai entrare in quello che è il contenuto dell’accordo di programma firmato tempo fa da tutti noi. Credo che qualcosa lunedì succederà” conclude Manganaro.
Intanto mercoledì pomeriggio a Roma, presso il Mise, ci sarà un primo incontro su Ilva tra il governatore ligure Giovanni Toti, l'assessore regionale Edoardo Rixi, il sindaco di Genova Marco Bucci e il ministro Claudio Calenda. L'incontro, trapela dalla Regione, avviene dopo la richiesta formulata da Regione ed Enti locali di un confronto con il ministero dello Sviluppo Economico sull'accordo di programma di Cornigliano e la trattativa Ilva e a seguito dei colloqui intercorsi tra il presidente della Regione Liguria, Giovanni Toti, e il ministro allo Sviluppo Economico, Claudio Calenda.
cronaca
Ilva, lunedì Fiom verso il corteo: Fim e Uilm: "Pronti a sederci al tavolo"
Sindacati divisi sul proseguo della trattativa
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