politica

Doria: "Giuste queste pressioni", Rixi: "Tutti insieme per difendere stabilimento"
2 minuti e 2 secondi di lettura
"Se non ci sarà la convocazione ufficiale nelle prossime ore lunedì entreremo in stato di agitazione. Alle 7 proclameremo l'assemblea per decidere insieme ai lavoratori come difendere l'accordo di programma". Lo ha detto il coordinatore delle rsu dell'Ilva Armando Palombo in riferimento alla richiesta d'incontro con il Governo per verificare l'accordo di programma per lo stabilimento Ilva di Cornigliano firmato nel 2005, che prevedeva a fronte della chiusura dell'attività a caldo dello stabilimento venisse attuato un percorso di continuità occupazionale e del reddito.

Palombo è intervenuto sull'argomento a margine della commemorazione di Guido Rossa, il sindacalista e lavoratore di Ilva ucciso dalla Brigate Rosse il 24 gennaio 1979, avvenuta all'interno dello stabilimento Ilva di Cornigliano. Alla commemorazione erano presenti anche il sindaco di Genova Marco Doria e l'assessore regionale Edoardo Rixi. Il primo cittadino ha affermato: "Ieri ho avuto un'interlocuzione con il Governo e mi è stato garantito che l'incontro ci sarà. Certo finché non vedo il risultato la mia richiesta diventa sempre più pressante".

All'ipotesi, ventilata dai sindacati, di nuove manifestazioni se non arriverà nelle prossime ore la convocazione, Doria ha aggiunto: "Secondo me le pressioni perché una semplice richiesta di incontro sia accolta sono assolutamente giuste, è il minimo sindacale, un atto dovuto. Penso che il Governo non abbia ricette chiare in tasca e debba chiarirsi le idee, dobbiamo tutti lavorare ad una prospettiva che dia un futuro all'Ilva, alla siderurgia italiana e a tutti suoi stabilimenti".

Sul tema si è espresso anche l'assessore Rixi. "Attendo che nelle prossime ore arrivi la convocazione per iscritto anche delle parti sociali come richiesto da Regione e Comune. Da qui a giugno ci attende un percorso assolutamente difficile che dobbiamo affrontare tutti insieme a livello territoriale per difendere non solo i lavoratori ma anche lo stabilimento, la realtà industriale genovese e la capacità di questa città e di questa regione di continuare ad essere industriale e poter dare un futuro ai nostri figli".

"Le istituzioni locali e i sindacati - ha aggiunto l'assessore - devono impegnarsi con un grande senso di responsabilità e il governo deve dimostrare con un'attenzione particolare alla realtà genovese. Noi ci siamo, i lavoratori ci sono, spero che con il Comune di Genova potremo fare un percorso comune e che ci sia un'unita' sindacale che sia un baluardo per la difesa di questo stabilimento".