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E sulla protesta Fiom ribadisce: "Genova non ha bisogno di inasprire la tensione"
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Si sono concluse le tre giornate di protesta dei lavoratori Fiom per il caso Ilva. Tre giornate intense per l'intera città di Genova, che ha registrato disagi e un aumento considerevole della tensione. Sulla questione della protesta, e dei risultati che ha prodotto, è tornato il primo cittadino genovese Marco Doria, che nel corso della rubrica "Il Sindaco risponde" su Primocanale ha proposto una lettura di quanto accaduto e di quello che potrebbe accadere il prossimo 4 febbraio.

"Tutti i lavoratori, sia quelli che hanno scioperato sia quelli che non l'hanno fatto, avevano ragione su un punto", ha detto Doria.
"Hanno avuto ragione a chiedere un incontro con il governo per discutere dell'accordo di programma. Hanno avuto ragione a chiedere che a questo incontro ci fosse un rappresentante del governo" ha aggiunto, sottolineando però che "la rappresentanza del governo al tavolo del 4 febbraio ci sarebbe stata senza bisogno di scioperare".

Doria ha ribadito quanto già affermato nei giorni scorsi sulla strada intrapresa della Fiom per assicurare la presenza di un rappresentate del governo al tavolo del 4 febbraio al Mise. "Ci sono due questioni", ha spiegato. "La prima è che la rappresentanza de governo è doverosa, ma non risolve i problemi. Bisogna vedere cosa si dirà il 4 febbraio. La seconda è che una città come Genova, che avrà tante questioni da affrontare - e metto al primo posto Ilva, non ha bisogno quando c'è un incontro già fissato di inasprire la tensione. Dovremo passare dei momenti non semplici. L'aumento della tensione con largo anticipo non facilita l'individuazione delle soluzioni migliori per la città".

Ma cosa devono attendersi i lavoratori dall'incontro del 4 febbraio? "La mia sensazione è che dovremo stare sul tema Ilva ancora per settimane", ha detto il sindaco a Primocanale. "Mi auguro che ci siano delle risposte chiare. La questione però ha tanti livelli di lettura: c'è la difesa dei redditi dei lavoratori, c'è il tema del futuro del gruppo Ilva, all'interno del quale c'è poi il problema dello stabilimento di Cornigliano. E poi c'è anche per la nostra città il problema di un'utilizzazione, che sia la migliore possibile, delle aree di Cornigliano".