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Il boliviano Bulacia si aggiudica la gara ed il titolo CIRT
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Si chiude con un risultato abbastanza prevedibile il il Campionato Italiano Rally, che sugli sterrati del Tuscan Rewind ha assegnato i titoli, insieme alla serie nazionale riservata agli specialisti della terra.

La vittoria della massima serie nazionale è andata al varesino Andrea Crugnola su Citroen C3, il pilota senza dubbio più forte e più regolare. Quattro le vittorie stagionali per l’alfiere della casa del double chevron, che dopo aver trionfato sugli asfalti di Roma, Ciocco e Targa Florio ha conquistato nell’ultima gara il secondo posto assoluto alle spalle del boliviano Bulacia, che gli è valso la vittoria nella classifica dei piloti iscritti al CIR, davanti al giovane Battistolli ed all’altro figlio d’arte Oldrati. I giovani avanzano e iniziano a far intravedere quel cambio generazionale auspicato da molti, che ad oggi però non si è ancora del tutto materializzato.

Oltre al tricolore conquistato da Crugnola e dal navigatore Pietro Ometto, il Tuscan Rewind ha assegnato altri importanti titoli, sia per il CIR che per il Campionato Italiano Rally Terra, che ha visto la vittoria nella generale proprio di Bulacia, lanciato verso una carriera internazionale.
Arriva un altro titolo per il già ricchissimo palmares di Paolo Andreucci, che porta a casa il primato tra le due ruote motrici nel CIR con la nuova Peugeot 208 Rally4, mentre il CIR Junior va ad Andrea Mazzocchi. Il titolo della R1 va a Davide Porta e nella classifica assoluta costruttori a fare festa è la Skoda.

Va così in archivio un CIR travagliato e segnato, come tutti gli altri campionati, da una pandemia che si spera sia solo un ricordo nel 2021. Ora l’Italia attende con trepidazione l’inedito finale di stagione del Mondiale WRC, che andrà in scena tra l’Autodromo di Monza e le Prealpi Lombarde tra il 4 ed il 6 dicembre.