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"Perché non facciamo eventi di questo tipo più spesso?"
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Genova c'è e ha voglia di divertirsi, non è la solita città da vecchi, mugugnona e che disprezza i 'foresti'. Genova è delle 40 mila persone che sono scese in piazza De Ferrari per aspettare l'inizio del 2020, ma anche di tutte quelle che hanno iniziato a festeggiare ben prima con un TriCapodanno da record.

Genova è di chi ha scelto di ballare in una vera e propria discoteca a cielo aperto, mabanche di chi si è lasciato affascinare dalla cultura tra le mostre e i musei aperti in Strada Nuova e a Palazzo Ducale. O di chi, ancora, al Porto Antico ha preferito un altro genere di concerto, tra jazz e musica classica.

Genova c'è ed è viva. "Perché non lo facciamo più spesso?" a chiederselo non sono stati soltanto i giovani, ma anche gli over 50 e gli under 14. Perché questo TriCapodanno è stata la festa di tutti quanti, dai più piccoli che hanno potuto incontrare dal vivo i Mates, star del web, agli amanti degli anni Novanta che si sono scatenati con Gabry Ponte, ai genitori che hanno apprezzato i Boombadash e Giusy Ferreri. Poi c'è la Genova un po' underground, che sforna giovani talenti musicali. E a colpi di freestyle si fanno conoscere in tutta Italia, portando sempre la città della Lanterna nelle loro canzoni.

Genova c'è e ha bisogno di eventi come questi. "Voleva essere una edizione zero, ma questo TriCapodanno è piaciuto talmente tanto che probabilmente questo sarà il primo di molti", ha commentato l'assessore al commercio Paola Bordilli, in piazza tutte le sere. Perché è stato il capodanno anche delle istituzioni che nonostante le grosse difficoltà degli ultimi giorni legate alle autostrade, sono riuscite a concedersi qualche ora di divertimento assieme al resto dei cittadini.

E' stato anche il capodanno di Primocanale, che per oltre 17 ore in diretta ha raccontato le tre serate su sito e tv tra il pubblico e sul maxi schermo nello skyline di Genova. Dalla Vip Lounge di Terrazza Colombo al palco, Genova ha salutato il 2020 ballando con l'augurio che questo sia davvero un anno di rinascita e di ripartenza per una regione che ne ha davvero viste troppe ultimamente.