cronaca

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È un treno che improvvisamente si zittisce e la voce dei tanti ragazzi a bordo e dei pendolari si blocca. E' il treno che da Novi Ligure arriva a Genova Brignole e che intorno alle 7.50 transita al limite della zona rossa sotto il moncone di Ponte Morandi di fronte a via Porro.

Un treno strapieno in cui anche noi abbiamo fatto fatica a salire alla stazione di Genova Rivarolo e che si blocca con tutti che guardano verso l'alto, verso quel Ponte Morandi che 51 giorni fa, il 14 agosto, crollando ha portato con sé 43 vittime.
Il treno transita ad una velocità ridotta di 30 km orari in una zona rossa che è stata arretrata proprio per consentire il passaggio dei treni.

Occhi lucidi e commozione tra i tanti ragazzi e il loro vociare che non solo si interrompe ma che non riprende se non quando le porte si aprono alla stazione di Genova Sampierdarena.

Anche loro con il loro entusiasmo sono come paralizzati di fronte a quel moncono, a quella parte di carreggiata che è ancora presente sui binari della linea 'sussidiaria' (l'unica ancora chiusa), ad alcuni mezzi pesanti accartocciati ancora presenti nella zona rossa.

Il treno dei ragazzi, ragazzi ammutoliti dal dolore e dall'incredulità.
51 giorni dopo il crollo il dolore per le 43 vittime passando qui sotto è vivo ed è un pugno nello stomaco