Quello di Juan Bautista Stagnaro è un ritorno nel Tigullio da cittadino italiano, dopo un lungo e impegnativo iter legale e burocratico durato anni. La cittadinanza italiana ha reso ancor più forte la volontà del maestro di realizzare co-produzioni cinematografiche italo-argentine, con profonde radici in quel sentimento di nostalgia e appartenenza che mai abbandona chi è dovuto migrare dalla propria terra in cerca di un domani migliore.
Sceneggiatore, regista e produttore di fama mondiale, autore tra gli altri di “Camila” di Maria Luisa Bemberg - candidato agli Oscar nel 1984 - è profondamente legato al Tigullio poiché i suoi genitori, originari di Riva Trigoso, erano emigrati in Argentina negli anni Trenta, dove lui è nato. Nel 2005 è stato il presidente della Giuria di Cimameriche Film Festival della Migrazione e del Gusto, promosso da Lamaca Gioconda nel Tigullio dal 2004 al 2015, e in seguito vi è tornato con una mostra biografica e con i suoi lavori. Da quel momento la collaborazione non si è mai interrotta e sono nati spunti per progetti che si stanno concretizzando.
Il primo sarà un film sulla vita di Quinquela, uno dei più famosi pittori della Boca, il cui padre era originario della Val Graveglia (Manuel Circella). Il regista Stagnaro, come Quinquela, cresce nel quartiere ligure della Boca, a Buenos Aires e, come il pittore, conosce il cocolice (un misto di argentino e dialetto ligure). È riservato e sufficientemente schivo da essere davvero ligure, con un rispetto profondo per l’essere umano e la sua storia ed è l’emblema del regista che va, si porta e porta la sua arte per il mondo.
E come Quinquela, di cui in questi dieci anni ha seguito caparbiamente le tracce, facendo ricerche, incontrando persone, percorrendo il Tigullio e la Val Graveglia - luogo di origine della famiglia Circella/Quinquela - ha riavuto la “sua“ terra. Il ritorno a casa di Quinquela, con le ceneri del padre, l’incontro con la gallerista americana che ne decreterà il successo - le scene finali del film - in fondo non sono altro che il suo ritorno a casa.
Per l'occasione, l’Università di Genova organizzerà venerdì 21 alle ore 15, l’incontro fra il regista Stagnaro e il professore Marco Cipolloni dell’Università di Modena, nell’ambito del Corso di Storia della professoressa Fulvia Zega. L’incontro, in cui sarà proiettato uno dei film storici di Stagnaro, si terrà presso la Facoltà di Scienze Politiche nella sede dell’Albergo dei Poveri ed è aperto a tutti.
Un momento emozionante sarà la proiezione, in anteprima nazionale, di “Un Giorno In Paradiso” da lui diretto, giovedì 20 alle ore 21 presso la Biblioteca del Mare nell’amatissima Riva Trigoso - luogo natale del papà Angelo Agosto Decimo Stagnaro e della mamma Rosa Aurelia Ghio.
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Il regista italo-argentino Stagnaro (già candidato all'Oscar) in arrivo nel Tigullio
In Liguria dal 18 al 25 febbraio,
2 minuti e 26 secondi di lettura
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