cronaca

L'obiettivo del commissario Bucci è di renderlo transitabile nell'aprile del 2020
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 Dalle sottofondazioni al suo completamento. Nel maxi cantiere sul Polcevera vanno avanti i lavori per la ricostruzione del ponte della A10 chiamato a sostituire il Morandi crollato il 14 agosto del 2018 causando la morte di 43 persone. Il progetto del nuovo ponte autostradale è stato donato alla città dall'architetto genovese Renzo Piano. Ad occuparsi della costruzione è PerGenova, la società costituita ad hoc da Fincantieri Infrastructure e Salini Impregilo. In tutto il ponte avrà una lunghezza di 1067 metri che costituirà l'impalcato in acciaio. In tutto saranno 18 le pile in cemento armato che costituiranno il nuovo viadotto, mentre saranno 19 le campate.


Il papà dell'opera Renzo Piano al momento della presentazione del progetto aveva spiegato che il ponte sarebbe stato "semplice e parsimonioso, ma non banale. Sembrerà una nave ormeggiata nella valle; un ponte in acciaio chiaro e luminoso. Di giorno rifletterà la luce del sole ed assorbirà energia solare e di notte la restituirà. Sarà un ponte sobrio, nel rispetto del carattere dei genovesi".


LE TAPPE DELLA RICOSTRUZIONE - Il 25 giugno la prima vera data simbolo della ricostruzione con la prima gettata di cemento delle nuove pile. Il cantiere della ricostruzione era però partito ben prima: già il 31 marzo con l'avvio delle opere propedeutiche alla ricostruzione. Il primo luglio, appena tre giorni dopo la demolizione con l'esplosivo delle pile 10 e 11 del Morandi, sono arrivati in cantiere le prime parti del nuovo viadotto. Porzioni di ponte costruite da Fincantieri nei suoi stabilimenti e portati con trasporti eccezionali nel corso della notte.

La costruzione del viadotto è partita dalle sottofondazione e dopo le fondazioni è inizia la costruzione delle 18 pile e delle solette, poi via via le spalle e gli impalcati. Dopo la realizzazione delle rampe che si riuniscono all'autostrada si passa al manto stradale. Poi infine la realizzazione delle finiture con guardrail e tutto il resto. L'obiettivo più volte annunciato dal commissario Bucci è di vederlo in piedi entro la fIne dell'anno per poi diventare transitabile nell'aprile del 2020.


I NUMERI DEL PONTE - Delle 19 campate, quattro sono in acciaio-calcestruzzo da 50 metri, tre campate in acciaio-calcestruzzo da 100 metri, una campata in acciaio-calcestruzzo da 40,9 metri di approccio alla spalla Est e ancora una campata in acciaio-calcestruzzo da 26,27 metri di approccio alla spalla Est. inoltre per la realizzazione dell'infrastruttura ci sono 80mila i metri cubi del volume degli scavi. E poi ancora 9 mila tonnellate di armature d'acciaio. Sono invece 67mila metri cubi di calcestruzzo quelli che saranno utilizzati. 15 mila tonnellate d'acciaio utili a costituire la carpenteria metallica del nuovo ponte.

UN PONTE SMART - Presenti nel cantiere sistemi di automazione robotica e sensoristica per il controllo infrastrutturale e la manutenzione. Speciale sistema di deumidificazione per evitare la formazione di condensa salina e limitare i danni da corrosione. Impatto ambientale contenuto grazie a pannelli fotovoltaici, che produrranno l’energia necessaria per il funzionamento dei suoi sistemi (illuminazione, sensoristica, impianti) sia di notte che durante il giorno. Creazione di una banca dati che potrà essere studiata e monitorata costantemente, e utilizzata come base per la progettazione futura di infrastrutture della stessa tipologia.