sport

I numeri della zona Cesarini non premiano i rossoblù
1 minuto e 17 secondi di lettura
Thiago Motta si è preso il Genoa. Rispetto alla gestione Andreazzoli, quantomeno nell’ultimo mese e mezzo, non c’è paragone. Il tecnico contro la Juventus ha mostrato con i rossoblu’ un calcio lineare, pulito e ritmato. Alla pari con Sarri in tutto e per tutto, anche dopo la scellerata espulsione di Cassata per doppia ammonizione decisa dall’arbitro Giua alla faccia di ogni ragionevole dubbio.

Il Grifone ha giocato quasi un tempo inferiorità numerica spendendo molte energie che sono state pagate nel recupero quando Cristiano Ronaldo si è procurato il generoso rigore causato da Sanabria. Resta la buona prestazione ma manca un punto. E se la classifica piange è anche a causa dei last minute crack. Si perché il Genoa fin qui ha lasciato per terra almeno 4 pareggi proprio sul piu’ bello, ovvero nel recupero o quasi. Contro l’Atalanta è arrivata una sconfitta al 93’ per il gran gol di Zapata. A Cagliari Koume’ pareggia all’85’ ma un minuto dopo ecco l’autorete di Zapata che spiana il successo dei sardi.

Contro il Milan la sconfitta poteva essere evitata se Schone non avesse sbagliato il rigore al 92’. E infine il fattaccio di Torino con Ronaldo che dal dischetto non sbaglia al 95’ condannando il Genoa ad una immeritata battuta d’arresto ancora figlia degli ultimi minuti fatali tra sfortuna ed errori. Domenica arriva l’Udinese ferita da due sconfitte pesanti. La concentrazione dovrà durare anche dopo il fischio finale.
TAGS