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Ave Cesare! È la vittoria di Prandelli e del popolo rossoblù
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Ave Cesare! Potrebbe iniziare così il racconto di una partita a chiaro dominio genoano. L'atteggiamento del Genoa mette in difficoltà fin dai primi minuti la Juventus, appagata forse dalla qualificazione Champion's e orfana di Cristiano Ronaldo.

Vittoria del Genoa, dicevamo, ma soprattutto vittoria di Cesare Prandelli che indovina i cambi, inserendo Sturaro (all'esordio stagionale contro la sua ex) e Pandev (acclamato dal popolo rossoblù) nel momento forse più favorevole ai bianconeri. Ferraris in tripudio, olé di tutto lo stadio e vittoria che, oltre a dare morale, allontana il Grifone dalla zona calda, ora a quota 33 punti.

IL TABELLINO

GENOA -JUVENTUS 2-0 (Sturaro '72, Pandev '81)


GENOA (4-4-2): Radu; Pereira, Romero, Zukanovic, Criscito; Lerager, Radovanovic (Veloso 75'), Rolon, Lazovic (Sturaro '70); Kouamé, Sanabria (Pandev 59'). All.: Prandelli

JUVENTUS (3-5-2): Perin; Caceres, Bonucci, Rugani; Cancelo (Bernardeschi '59), Can, Pjanic, Can, Bentancur (Spinazzola 77'); Dybala, Mandzukic (Kean 73'). All.: Allegri

ARBITRO: Di Bello

AMMONIZIONI: Romero, Alex Sandro, Caceres, Can, Pandev

LA CRONACA

Primo tempo a marchio rossoblù, al cospetto di una Juventus priva di Cristiano Ronaldo (non convocato) e mai pericolosa con il duo Dybala-Mandzukic. È l'ex di turno Mattia Perin a tenere a galla i bianconeri nei primi quaranticinque minuti: prima con un superlativo intervento su Sanabria al 16', poi al 29' con un colpo di reni sul tiro ravvicinato di Romero in mischia. Dove non arriva Perin, arriva la tecnologia e più precisamente il Var, che annulla un rigore per il Genoa prima decretato, poi revocato da Di Bello per un tocco di mano di Kouamé. Decisione corretta, accolta con i fischi dal Ferraris. Prima del duplice fischio del direttore di gara c'è ancora tempo per un'occasione capitata sui piedi di Rolon, che con il piattone destro spedisce in gradinata il bel suggerimento di Lerager.

La ripresa inizia con gli stessi ventidue protagonisti del primo tempo. La Juventus interpreta l'inizio frazione con un altro piglio e, al 56' troverebbe il vantaggio con Dybala, se non fosse che Di Bello, richiamato dal Var, segnala la posizione irregolare di Cancelo, autore dell'assist per l'argentino. Si riparte con l'ovazione della Nord. Allegri aumenta il carico offensivo bianconero, inserendo al 59' Bernardeschi al posto di uno spento Cancelo. Prandelli risponde con Pandev per Sanabria. È proprio dalla panchina che arriva il gol che sblocca la partita: a Sturaro, subentrato al '70 a Lazovic, bastano due minuti per prendere la mira e insaccare con un destro a giro alle spalle di Perin, e mandare il Ferraris in visibilio. Tutti in piedi ad applaudire il classe '92, all'esordio in stagione dopo un infortunio che lo aveva relegato ai box da mesi. Gli uomini di Allegri non danno segni di ripresa e il Genoa ne approfitta: ripartenza veloce di Kouamé che imbecca Pandev, che con un sinistro chirugico infila Perin, 2-0. Via la maglietta e corsa sotto la Gradinata Nord a raccogliere l'abbraccio del pubblico che lo aveva acclamato all'entrata in campo. Con la Juventus all'angolo, stesa dall'uno-due firmato Sturaro-Pandev, il Genoa avrebbe anche l'occasione per chiudere la partita con Kouamé, abile a bruciare in velocità Bonucci, sfortunato però nel controllo di palla, una volta arrivato in zona Perin. 

Non c'è tempo per altre emozioni, il Genoa torna a far festa davanti al pubblico amico e lo fa nel modo migliore, annichilendo la Vecchia Signora.