salute e medicina

Insieme a loro caregiver e conviventi. Sarà l'ospedale a chiamare
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"Entro un mese e mezzo contiamo di finire la vaccinazione dei nostri pazienti ultrafragili e dei loro caregiver". Così Raffaele Spiazzi direttore sanitario del Gaslini di Genova fissa a Primocanale l'obiettivo della vaccinazione per i più fragili iniziata questa settimana.


"Siamo partiti ricostruendo l'elenco dei nostri pazienti e dei loro caregiver e conviventi - spiega il dottor Spiazzi - da questo abbiamo organizzato un servizio che funziona sostanzialmente come un centro a se dedicato parallelo a quello che è allestito presso il padiglione 20 con la vaccinazione per gli over 80".


Chi può accedere e con che modalità? "Il nostro è un centro dedicato nel senso che sono i nostri specialisti che hanno il compito di contattare le famiglie e non è la famiglia che deve chiamarci - sottolinea il direttore sanitario -insieme con la famiglia viene definito l'elenco di quanti sono i conviventi e gli eventuali caregiver e viene dato un appuntamento".


"Questa settimana abbiamo iniziato con il primo gruppo di pazienti affetti da fibrosi cistica e dai primi giorni di aprile verrà estesa a tutte le categorie dei pazienti ultrafragili e quindi per esempio pazienti onco-ematologici in trattamento, pazienti diabetici o nefropatici e pazienti immunologici e immunodepressi".


Una prima fase dedicata ai piccoli ultravulnerabili che dovrebbe terminare intorno alla metà di maggio. "In questo primo giro vaccineremo tutti i pazienti più compromessi o con patologie più serie come il diabete di tipo 1 che per definizione è una patologia che fa iscrivere al gruppo di ultrafragili, come la fibrosi cistica oppure come i pazienti in trattamento chemioterapico o che hanno fatto questo percorso da meno di sei mesi, tutti gli altri oncoematologici che hanno più di 6 mesi di stop terapia per esempio verranno successivamente inseriti alla fine di questa prima fase che presumiamo possa durare un mese e mezzo e quindi la seconda fase che dovremmo completare entro tre mesi".


"Le vaccinazioni avverranno nei vari reparti grazie a una squadra itinerante che si sposterà nella struttura. Per quanto possibile - ci tiene a rimarcare Spiazzi - cercheremo di vaccinare piccoli pazienti e caregiver/conviventi nello stesso giorno ma la programmazione non è semplice".


A ricevere il vaccino anche i caregiver e conviventi come da indicazione ministeriale: "La circolare ministeriale ha esteso anche ai conviventi e ai caregiver lo status di persona da vaccinare prioritariamente - conclude Spiazzi - proprio per creare un ambiente intorno al bambino di protezione vaccinando chi vive insieme oppure chi gli presta attività continuativa per vivere che sono per il paziente anziano la badante per la nostra realtà pediatrica la baby-sitter o il nonno che per 8 ore al giorno si occupa del bambini".