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Il momento della manutenzione dello straordinario "Cristo degli abissi" è sempre un momento emozionante. 

All’intervento di questa mattina, ideato e coordinato dalla stessa Soprintendenza insieme ai Vigili del Fuoco che hanno messo a disposizione i mezzi tecnici, hanno partecipato i Nuclei Sommozzatori della Guardia di Finanza, dei Carabinieri, della Polizia di Stato (CNES), della Marina Militare (COMSUBIN) oltre al supporto logistico della Guardia Costiera, Ufficio locale marittimo di Camogli.

L’intervento conservativo sul Cristo racchiude in sé un valore culturale e un plusvalore simbolico, un patrimonio di devozione e di amore per il mare che accomuna ogni uomo. Per questo la Soprintendenza, accanto al fondamentale e tradizionale impegno dei Vigili del Fuoco, ha sostenuto l’apertura e l’incremento della partecipazione dei diversi corpi specializzati di sommozzatori, che per una volta si trovano così a collaborare non in situazione di emergenza o tragedia, ma in un intervento di grande valore culturale e sociale per la collettività: la compartecipazione serena e armoniosa di diversi corpi di sommozzatori dello stato nella tutela di questo Bene culturale racchiude in sé un altissimo valore simbolico.

Le operazioni si inseriscono nelle previste esercitazioni di tutte le forze coinvolte, che sono tenute a mantenere costante il livello della prestazione in vista di possibili emergenze. Al ritrovo di tutti i nuclei sommozzatori sullo zenith della statua, è seguito un briefing di spiegazione su come utilizzare sott’acqua l’idropulitrice collegata a un compressore in superficie: sott’acqua infatti i sommozzatori dei diversi corpi dello stato si alternano in spirito collaborativo.

Con questo sistema la pressione dell’acqua fa saltare gli organismi, anche corrosivi, di biologia marina, senza più toccare direttamente il bronzo, la cui patina è stata devastata da decenni di aggressive e incontrollate ripassate con spazzole di ferro.

Posta da Duilio Marcante e dai grandi pionieri della subacquea ligure su un fondale di 18 m. nella baia antistante San Fruttuoso di Camogli, la statua è un tributo alla memoria di tutte le vite perse in mare. Non a caso è il punto che registra il maggior numero di immersioni nel Mediterraneo.