cronaca

In base ai dati ABI, nel 2020 il conto dei colpi nelle filiali nella nostra regione è sceso da 7 a 5
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 Il lockdown ha ridotto le cose buone ma anche quelle cattive: sono infatti crollate le rapine in banca, anche per via del fatto che gli sportelli sono rimasti a lungo chiusi. In Liguria il calo è stato del 28,6%, da 7 a 5 rapine.
Solo in Trentino si è avuto un aumento: da 0 a 1 colpo. Nel 2020 sono stati 119 i colpi compiuti allo sportello (nella foto, Al Pacino e John Cazale ne "Quel pomeriggio di un giorno da cani"), con un calo del 56,3% rispetto ai 272 dello stesso periodo dell'anno precedente. In netto calo anche il cosiddetto indice di rischio, cioè il numero di rapine ogni 100 sportelli, che è passato da 1,1 a 0,5.

Dal 2007 al 2020, le rapine allo sportello sono diminuite del 96%, passando dalle 3.364 del 2007 alle 119 del 2020.
Secondo i dati dell'Associazione Bancaria Italiana, nel 2020 non c'è stato alcun colpo in banca in Friuli Venezia Giulia, Molise e Valle d'Aosta. Le rapine sono diminuite in Abruzzo (-50%, da 6 a 3), Basilicata (-75%, da4 a 1), Calabria (-50%, da 4 a 2), Campania (-55%, da 20 a 9), Emilia Romagna (-51,4%, da 35 a 17), Lazio (-64%, da 25 a 9), Liguria (-28,6%, da 7 a 5), Lombardia (-59,6%, da 52 a 21), Marche (-80%, da 5 a 1), Piemonte (-60%, da 15 a 6), Puglia (-66,7%, da 21 a 7), Sardegna (-50%, da 2 a 1), Sicilia (-48,6%, da 35 a 18), Toscana (-60%, da 25 a 10), Veneto (-55,6%, da 9 a 4) e sono rimaste invariate in Umbria (4 rapine). Aumenti si sono invece verificati in Trentino Alto Adige (con 1 rapina da 0).