porti e logistica

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Sarà il 12 dicembre il d-day per la nuova piattaforma container che Apm Terminals, in partnership con il gruppo cinese Cosco e il porto di Qingdao, sta realizzando a Vado Ligure.

Quel giorno, infatti, il terminal, "che si chiamerà Vado Gateway e che sarà in grado di accogliere le grandi portacontainer di ultima generazione, inizierà ufficialmente a lavorare" ha spiegato Paolo Cornetto, amministratore delegato di Apm Terminals Vado Ligure.

Nella prima fase sarà utilizzabile solo metà della piattaforma, con una porzione di banchina lunga 450 metri, mentre l'entrata in funzione del terminal nel suo assetto definitivo è prevista per la fine del 2020. Al termine del prossimo anno, la nuova struttura gestita da Apm Terminals e dai soci cinesi - i privati hanno sostenuto un settimo del costo totale dell'opera, pari a 300 milioni di euro, oltre ad aver investito 180 milioni in sovrastrutture ed equipaggiamenti -, impiegherà 309 addetti, mentre nel giro di 3-5 anni, con la prevista crescita dei traffici (la capacità massima del terminal è di 860.000 teu), la forza lavoro dovrebbe raggiungere le 401 unità.

"La cosa più importante è che si siano rispettati i tempi. Ora anche le opere sulle infrastrutture devono muoversi di conseguenza" ha detto il viceministro ai trasporti Edoardo Rixi in visita al porto di Vado Ligure.

"Stiamo parlando di un terminal che a regime avrà da solo dimensioni maggiori di alcune autorità di sistema italiane e permetterà di ospitare le grandi navi per scaricare le merci per tutto il Sud Europa. E' un altro tassello che va nella giusta direzione per far superare all'area savonese la difficile crisi di questi anni" ha aggiunto il viceministro.

"Ora i tempi vanno rispettati anche per quanto riguarda la ferrovia, con la risagomatura delle gallerie per garantire al terminal capacità ferroviaria, e le autostrade: la scommessa è mantenere le promesse realizzando i nuovi collegamenti entro il 2026 e anzi se possibile anticipare di un anno" ha poi concluso.

Parole che si conciliano con quanto affermato dal presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. "Questa installazione arricchisce un sistema portuale, quello ligure, sempre più unico, che per numeri e non solo è il primo in assoluto del Paese. Vado fino a qualche anno fa era l'esempio di una economia che non era riuscita a riciclarsi nelle grandi trasformazioni vissute dal nostro continente: oggi invece sta guidando questa trasformazione, tra la riconversione delle aree Tirreno Power e questo terminal. E' un esempio da seguire" ha affermato il governatore.

"Di fatto non esisterà nel Mediterraneo Occidentale per i prossimi 10 anni una infrastruttura paragonabile a questa" ha aggiunto il presidente dell'Autorità Portuale di Sistema del Mar Ligure Occidentale, Paolo Emilio Signorini.

L'iter per la sua realizzazione è iniziato nel 2008 e inizialmente la conclusione dei lavori era fissata per il 2013. "Soddisfatto il sindaco Monica Giuliano: "Per una volta i politici sono riusciti a guardare al di là dell'orizzonte immediato e a lavorare a un progetto che rappresenterà una svolta epocale per tutto il territorio ligure e non solo per i prossimi 20 anni" ha detto.