cronaca

Nessuno vede niente, poi arrivano le toghe...
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L'eventuale blocco dei cantieri sarebbe la beffa che si aggiunge al danno delle mazzette. Ma questa brutta storia di malaffare intorno al Terzo valico ferroviario (più altre grandi opere in giro per il Paese) sembra star lì a dimostrare che in Italia proprio non si riescono ad aprire dei cantieri e a portare avanti dei lavori senza che qualcuno faccia girare bustarelle e corruzione di vario genere.

Compreso l'utilizzo dello strumento sesso a pagamento, vedi alla voce escort. Forse non è stata così fuori luogo la posizione del sindaco di Roma Virginia Raggi, che non ha voluto le Olimpiadi temendo proprio che i Giochi potessero diventare veicolo di corruzione. Triste, ma... Del resto, la cosa che più continua a colpire è che nonostante gli acclarati pericoli, il sistema - dalla burocrazia che sovrintende gli appalti e l'imprenditoria che realizza le opere - non manifesti la presenza degli anticorpi necessari a fare piazza pulita di ogni malversazione prima che si mettano in moto le forze dell'ordine e la magistratura.

È mai possibile, cioè, che nessuno si accorga di quanto gli accade intorno? Il sospetto è che, in realtà, qualcuno con la vista più lunga ci sia sempre, ma la regola dell'omertà sembra finora intangibile: nella migliore delle ipotesi per paura, nella peggiore perché prima o poi certi metodi un po' tutti li utilizzano. 

La paura può essere dettata anche dal fatto che quando il denaro gira disinvoltamente intorno ad appalti e subappalti arriva puntuale il momento in cui fa capolino la 'ndrangheta. Sta diventando una costante e questa costante porta con se' non solo problemi legati alla regolarità degli affidamenti e alla bontà dei lavori (c'è pure il dubbio che siano utilizzati materiali scadenti, mettendo a rischio la sicurezza delle persone) ma anche più ampie questioni di infiltrazione degli apparati pubblici.

Ecco perché quando le autorità antimafia si muovono, certa politica, a cominciare da certi sindaci, farebbe bene a non stracciarsi le vesti rivendicando la propria pulizia, ma dovrebbe mettersi al servizio di quella stessa pulizia. E pazienza se qualche consiglio comunale finisce sciolto sebbene i boss non siano riusciti a penetrarvi fino in fondo. Sarà anche politicamente scorretto, ma meglio un'assemblea municipale in più rispedita al giudizio degli elettori che una congrega di mafiosi libera di razzolarle intorno, seppur formalmente senza arrivare all'infiltrazione vera e propria.

Altrimenti, poi, succede come per il Terzo valico. Tutti sono parti lese, ma intanto le mazzette girano, la corruzione dilaga e nessuno se ne accorge fino a che non scatta la retata della magistratura. Si può andare avanti così?