cronaca

Sequestrate 52 tonnellate di pneumatici
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 Gomme normali vendute come invernali, con tanto di simbolo M+S, ma battistrada completamente inidoneo ad andare sulla neve, con grave rischio per l'incolumità dei guidatori. A bloccare il carico, 52 tonnellate di gomme, sono stati gli uomini della guardia di finanza di Genova e l'Agenzia delle dogane. La spedizione di pneumatici proveniente dalla Cina e destinato alla Lombardia avrebbe fruttato circa 1,2 milioni.


Nei guai, con l'accusa di frode fiscale, è finito il legale rappresentante della società a cui erano destinate le gomme, la Star Tyre di Cesano Maderno. Altra peculiarità delle ruote era la data di produzione posticipata rispetto a quella reale.



Windforce, Kapsen e Cratos. Sono le tre marche di pneumatici cinesi con data di fabbricazione fasulla e vendute come invernali, sequestrate nel porto di Genova dagli uomini della guardia di finanza e dall'agenzia delle dogane. "Non sappiamo - spiega il generale Renzo Nisi, comandante provinciale delle fiamme gialle genovesi - se oltre a quelle bloccate ne siano passate altre. Ma consigliamo a chi ha comprato pneumatici cinesi dai rivenditori dell'hinterland milanese di controllarle per evitare di correre seri rischi". Le ruote sono state vendute come invernali ma hanno un battistrada normale. Se venissero usate sulla neve, o anche sul fango, il conducente potrebbe perdere il controllo per "l'aquaplaning", cioè lo slittamento sull'acqua (da qui il nome dell'operazione delle fiamme gialle). Riconoscere le originali è facile: il battistrada ha delle lamellature che servono a "catturare" la neve per fare aderire la gomma alla strada e la mescola è diversa da quella degli pneumatici estivi.









"Si tratta di uno dei sequestri più consistenti - ha detto Fabio Bertolotti di Assogomma che ha collaborato alle indagini -. Ma è la prima volta che vediamo la falsificazione della data di produzione. Un elemento pericolosissimo per la sicurezza perché non consente di individuarle e in caso di difetti di toglierle dal mercato". "Possiamo dire - ha rimarcato il generale Renzo Nisi - che abbiamo salvato la vita a centinaia di automobilisti che altrimenti si sarebbero ritrovati ad acquistare gomme pericolose per la tenuta in strada".