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La famiglia Olcese, i salami e il futuro del Grifone
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Il cognome evoca immediatamente il paese d’alta Valpolcevera noto per la bontà del salame. Appunto, Sant’Olcese. Di quella tradizione, il cittadino onorario del borgo valligiano, ne rappresenta un Nobile Protettore essendo annoverato, fin dalla prima edizione tra le figure di spicco individuate da uno dei due ultimi produttori del magnifico insaccato impegnato, quotidianamente, nella sua tutela e valorizzazione.

Profilo di Aldo Olcese, economista internazionale, leader del nuovo capitalismo umanista europeo, già decorato da Re Juan Carlos con la Grande Croce del Merito Civile e ora, anche, ambasciatore di Genova nel mondo con cerimonia pubblica il prossimo martedì pomeriggio in via Garibaldi.

Tuttavia, l’uomo che si divide tra Sant’Olcese e Madrid, Grande Ufficiale della Repubblica Italiana con Carlo Azeglio Ciampi, più volte ospite di Viaggio in Liguria a Primocanale, risulta pure fratello di Giuseppe Olcese, anche lui genovese di origine, noto economista e imprenditore internazionale già ai vertici di importanti società nel campo della ristorazione nonché delle energie alternative.


A differenza di Aldo, il fratello Giuseppe ammette una profonda passione calcistica e resta l’uomo che, oltre un anno fa, ha partecipato all’avvio dell’operazione che, oggi, ha portato il Genoa a una maggioranza americana.


Amico di Gustavo Mascardi, agente e imprenditore argentino, scopritore anche di Paulo Dybala e figura chiave nell’approdo ligure del fondo 777 Partners, Giuseppe Olcese rappresenta un candidato potente, finora nascosto, per assumere la presidenza del Genoa.

Parallelamente, però, all’interno della proprietà a stelle e strisce – con l’interessamento del presidente Enrico Preziosi che prolungherebbe così la sua valenza in società – ci sarebbe l’affannosa ricerca di un Cavaliere Bianco: un imprenditore cittadino, stimato e conosciuto, interessato a versare nelle casse americane una somma che oscillerebbe tra 10 ai 20 milioni di euro per assumere quel ruolo. Di fatto, con tutti i rischi del caso e l’eventualità di un investimento senza ritorno decisionale se non, almeno parzialmente, quello mediatico.


La curiosità è capire se nella città dei commerci e dei navigatori, per eccellenza, gli statunitensi troveranno l’approdo sognato o se, invece, dovranno ripiegare sui difensori della storia gastronomica genovese: i Protettori del salame di Sant’Olcese, il borgo dove il Genoa si allenava ai tempi di Renzo Fossati.