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 “Sanremo senza polemiche non sarebbe neanche Sanremo”, ha commentato il presidente Giovanni Toti a margine di Bit Milano 2019. “Durante il Festival siamo tutti produttori musicali e intenditori, durante i campionati del mondo siamo tutti CT della nazionale. Finché si resta con il sorriso sulle labbra è giusto dire quello che si vuole. Ha vinto un ragazzo italiano con una canzone che io non ho fatto vincere, ma ha vinto, complimenti a lui. Il mercato come sempre poi premierà tutti. Sanremo è un grande palcoscenico in cui mettere in mostra le proprie doti, dopodiché chi vince e chi perde è come ai campionati del mondo, ognuno tifa la sua squadra e il vincitore lo decide il campo”.


Dal Festival ha spostato la sua attenzione sul turismo: “La Liguria ha bisogno di una scossa? Sta andando molto bene in realtà, il 2019 sarà l'anno record per l'arrivo dei crocieristi, in aumento ogni anno. Abbiamo superato i due milioni: le Cinque Terre totalizzano più di quattro milioni di presenze. Dopo il ponte Morandi abbiamo bisogno di far sapere che la Liguria è ancora bella, è ancora raggiungibile, è praticabile ancora meglio di prima. Il Golfo del Tigullio sarà di nuovo collegato con Portofino dal prossimo aprile, si sta lavorando giorno e notte. Ci prepariamo ai ponti di primavera con tutta la Liguria in grande spolvero. Siamo ottimisti, siamo fiduciosi, siamo sicuri che chi verrà da noi troverà una grande stagione ricca di eventi e di tutta la bellezza che la Liguria sa offrire”, ha detto. “Naturale che ci sia un calo di prenotazioni con tutto quello che è successo, c'è Portofino isolata, c'è il Tigullio con oltre 200 yacht danneggiati. Ma stiamo ripulendo il Tigullio, tutti gli yacht sono stati tolti dal mare, partirà rapidamente l'operazione fondali programmata dal ministero dell'ambiente. A Portofino c'è un cantiere che lavora 24 ore su 24, il Tigullio dalla fine di aprile sarà a posto. Se tutti ci rimbocchiamo le maniche - compreso chi si lamenta - forse riusciremo a raggiungere buoni risultati insieme”.

Inevitabile una riflessione sul Ponte Morandi: “La città ha sofferto in tutte le sue parti, ma porto, imprese, turismo, cittadini tutti si sono rimboccati le maniche e non hanno ceduto neanche per un momento alla disperazione. Anzi, credo che abbiano dimostrato la tenacia per la quale è famosa nel mondo fin dalla repubblica marinara. Nei prossimi 8-9 mesi vedremo quel ponte sullo skyline cittadino ed entro la primavera, come promesso, l'autostrada sarà nuovamente percorribile e chiuderemo questo capitolo doloroso. Poi questa è solo una delle tante preoccupazioni: ci sono altre infrastrutture da costruire, i treni da aumentare, le reti stradali da rinnovare”.