cultura

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 "Nelle giornate Fai di primavera vogliamo raccontare storia e territorio e quindi aprire a tutti questi beni e raccontarli attraverso le storie dei personaggi" così Carmen Lanteri responsabile Fai della provincia di Imperia. scopo del Fai è far conoscere le bellezze dell'Italia in modo che imparino ad amarle e si muivano in futuro per tutelarle e valorizzarle sempre più. A Bordighera ad esempio da visitare c'è villa Garnier con Charles che el 1981 si è innamorato di questa località e ha costruito la propria villa" speiga ancora Lanteri.


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Quella del 2019 è la ventisettesima edizione delle Giornate Fai di primavera, weekend tutto dedicato all'amore per l'arte e la cultura d'Italia. Per il 2019, la novità della più grande festa di piazza dedicata ai beni culturali del nostro Paese sarà 'Fai ponte tra culture', il progetto del Fai che si propone di amplificare e raccontare le diverse influenze culturali straniere disseminate nei beni aperti in tutta Italia. Molti di questi luoghi testimoniano la ricchezza derivata dall'incontro e dalla fusione tra la nostra tradizione e quella dei paesi europei, asiatici, americani e africani. Ecco perché in alcuni di questi siti e in alcuni Beni Fai le visite saranno curate da oltre un centinaio di volontari di origine straniera che racconteranno gli aspetti storici, artistici e architettonici tipici della loro cultura di provenienza che, a contatto con la nostra, ha contribuito a dar vita al nostro patrimonio.


Ne sono un esempio la Biblioteca Carlo Viganò dell’Università Cattolica a Brescia, un 'viaggio' tra le lingue latina, greca, araba e volgare attraverso manoscritti, cinquecentine e opere a stampa che documentano lo sviluppo dell’algebra, dell’astronomia, della fisica e di altre scienze; oppure Piazza Sett’Angeli a Palermo, un libro aperto dove leggere la storia millenaria della città; o ancora il Gabinetto Cinese di Palazzo Reale a Torino, rivestito con pannelli di lacche provenienti dalla Cina; per arrivare fino a Venezia, con la Scuola Dalmata dei Santi Giorgio e Trifone, che ancora oggi mantiene vivo il legame spirituale e culturale tra i Dalmati e Venezia.Il catalogo dei beni visitabili durante le Giornate Fai di Primavera è disponibile su www.giornatefai.it e raccoglie una proposta così varia e originale che è impossibile da sintetizzare.


A Roma, solitamente chiuso, il Palazzo della Consulta, sede della Corte Costituzionale dal 1955, edificato nella prima metà del Settecento e importante luogo istituzionale nella storia d’Italia. In via eccezionale si accederà anche a Palazzo della Rovere, costruito tra il 1475 e il 1490. Oggi sede dell’Ordine Equestre del Santo Sepolcro di Gerusalemme, custodisce al piano nobile il Soffitto dei Semidei, capolavoro del Pinturicchio. E ancora, la Chiesa di San Silvestro al Quirinale, risalente al X secolo circa e ricostruita nel Cinquecento per volere dei Domenicani della Congregazione di San Marco, scrigno di tesori come la Cappella Bandini; a Melegnano (MI) si potrà visitare il castello cinquecentesco di fondazione medioevale, di proprietà dei Medici di Marignano. Oltre agli ambienti della parte recuperata solitamente visitabili, sarà accessibile straordinariamente l’ala est non restaurata che conserva eccezionali affreschi; la Passeggiata del Re a Torino, un percorso all’interno di Palazzo Reale, di solito non accessibile per intero, attraverso appartamenti dorati, severi uffici, luoghi sacri e di loisir; Matera, Capitale Europea della Cultura 2019, si svelerà attraverso percorsi insoliti: dai luoghi della tradizione, come la Fabbrica del carro trionfale della festa della Bruna, a quelli dell’innovazione, come il Centro di Geodesia Spaziale, inaugurato nel 1983 e dedicato all’osservazione della Terra e agli studi geologici del bacino del Mediterraneo; a La Spezia eccezionali le visite alla Nave Italia, brigantino di 61 metri, simbolo dell’impegno sociale della Marina Militare, e alla Nave Carlo Bergamini, varata nel 2011 e utilizzata nell’operazione Mare Nostrum.

Di grande interesse anche l’apertura del Palazzo Ducale di Modena, tra le più grandi e prestigiose residenze della famiglia d’Este e oggi sede dell’Accademia Militare; a Catania tra i tanti luoghi visitabili il porto con le opere di Street Art Silos, progetto del 2015 che ha coinvolto artisti internazionali per reinterpretare i miti della tradizione avendo come supporti i silos dello scalo; a Pontremoli (MS) cinque aperture eccezionali per raccontare il Barocco pontremolese, tra le quali Villa Dosi Delfini, riccamente decorata, e Palazzo Negri Dosi, dimora costruita a metà Seicento e considerata dagli artisti dell’epoca la più bella tra le case dei signori locali per la sua magnificenza.