salute e medicina

Attivi i programmi di prevenzione di screening oncologici
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 Sono 10 mila i nuovi casi di cancro in Liguria manifestatisi durante il 2019, mentre le persone in corso di trattamento o già guarite sono oltre 80.000: i dati emergono proprio in occasione della Giornata mondiale contro il cancro, che si celebra il 4 febbraio di ogni anno.

In una giornata come questa è importante sottolineare l'importanza della prevenzione. Per questo anche in Liguria sono attivi i programmi di prevenzione di screening oncologici: un invito alla “popolazione sana” a dedicare pochi minuti del proprio tempo per aderire a un percorso efficace per la propria salute. Si tratta di test gratuiti dove non occorre la richiesta medica, l’appuntamento può essere modificato e viene rilasciata una giustificazione dal lavoro. Sono offerti in Liguria dal Sistema sanitario regionale a una determinata fascia della popolazione che risponde a particolari caratteristiche


Per i malati il punto di riferimento è dato dal Diar oncoematologico, istituito nel 2018: "La sua funzione è quella di “fare squadra” tra il Policlinico San Martino, hub regionale del sistema e gli altri ospedali ed il territorio" sottolinea il coordinatore Paolo Pronzato. "Anche per questo, produce e tiene aggiornati i cosiddetti PDTA, cioè i percorsi che i pazienti oncologici seguono per arrivare al centro dove riceveranno la cura più appropriata. Il Diar oncoematologico definisce anche chi, dove, che cosa e quando, ovvero le strutture abilitate a erogare i trattamenti più appropriati".  

Il Diar oncoematologico individua i luoghi di cura più adatti nei percorsi di malattia, promuove e organizza il trasferimento di pazienti, materiale biologico o dati (per consultazione e approfondimenti) da un nodo all’altro, a seconda dell’area di interesse e delle competenze riconosciute e certificate. "Sono orgogliosa che la Liguria rappresenti un modello di riferimento, anche nazionale, nel campo della senologia", afferma Sonia Viale, assessore alla Sanità di Regione Liguria. "Avere un centro a cui dove rivolgersi, per l’assistenza nella fase di diagnosi precoce e per la cura del tumore al seno, è importante sia nella fase di sensibilizzazione preventiva alla patologia sia nella presa in carico della paziente. Attraverso un modello multidisciplinare, la donna viene accolta in un percorso personalizzato, che coinvolge attivamente anche le associazioni femminili interessate".