cronaca

Sempre di più i giovani che fanno uso di sostanze stupefacenti
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"Le famiglie controllino di più i loro figli. Sono sempre di più i giovani di 14-15 anni che fanno uso di droga e non parliamo solo di cannabis e marijuana ma anche di crack". L'assessore alla Pubblica sicurezza del Comune di Genova Stefano Garassino lancia l'appello rivolto ai genitori di quelli che sono gli adolescenti di oggi. I dati parlano chiaro: Genova è la seconda città in Italia per numero di denunce di stupefacenti subito dietro a Roma.

Tra le misure all'orizzonte per contrastare il fenomeno e garantire la sicurezza tra le vie del centro storico c'è anche quella di una prossima apertura di un security Point nell'area della Maddalena. "Si tratta di un locale tecnico in grado di garantire un presidio nella zona da parte di carabinieri, polizia e polizia locale" spiega Garassino che poi annuncia anche: "Torneranno durante i fine settimana i controlli delle asscociazione dei carabinieri e poi ho chiesto un ulteriore contributo all'assessore Piciocchi per per avere altre telecamere da posizione nelle zone più strategiche".    


I DATI - I consumatori fermati dalle forze dell'ordine e segnalati alla Prefettura sono in gran parte maschi
(92% nel 2018) e la maggioranza (272 segnalati in totale) ha un'età compresa tra i 15 e i 19 anni. L'11,2% del totale è minorenne. La classe di età dei giovanissimi quindi scalza con il 28,71% delle segnalazioni rispetto il biennio precedente la classe 20-24 anni che cala in un anno dal 30% a circa il 25%. Per quanto riguarda il tipo di sostanza nel 2018 l'83% delle segnalazioni riguarda i cannabinoidi, l'11% la cocaina e il 7% gli oppiacei. Negli anni, come emerge dai report, le segnalazioni per cocaina nella classe di età tra 20 e 24 anni sono cresciute dal 2% al 10%.

Dalle stanze di Palazzo Tursi va avanti la lotta per cercare di trovare un freno a questa situazione
. "Stiamo facendo informazione nelle scuole - precisa ancora Garassino - e poi ormai da tempo abbiamo avviato i controlli a tappeto nella citta, soprattutto nella movida. questo è un fenomeno da debellare". Proprio su questo aspetto dal prossimo anno gli agenti della polizia locale potranno contare su un aiuto in più: è infatti arrivato l'ok affinchè anche gli agenti della poliza locale si dotino di unità cinofile in modo da scovare i 'venditori di morte'. "noi stiamo portando avanti le misure ma serve anche un aiuto da parte delle famiglie - sottolinea Garassino -. Dobbiamo pensare che solo l'anno scorso a Genova abbiamo sequestrato tre tonnellate di droga, una quantità tale che poteva rifornire di stupefacenti tutto il Nord Italia". 

Il dato è spaventoso: si parla di un morto ogni 33 ore per overdose in Italia. Praticamente una vittima quasi ogni giorno e mezzo. L’Italia si posizione al quarto posto tra i Paesi dell'Unione europea per uso di cocaina e al terzo posto per l'uso di cannabis. A gestire nella distibuzione lo spaccio, tra le strette vie del centro di strorico di Genova, sono spesso gli stranieri. A chi è capitato di passeggiare la sera, ma non solo, sarà stato facile individuare i 'venditori di morte' appoggiati ai muri pronti a vendere la loro dose. Problemi che in diverse situazioni si presenta anche appena passate le soglie delle scuole dove i pusher stazionano in attesa di fare il loro scambio.

E così viene rinnovato l'appello ai genitori dei più giovani per far sì che ci sia un controllo delle frequentazioni che portano avanti, soprattutto in un'età adolescenziale fondamentale per lo sviluppo della persona. "Famiglie e istituzioni devono lavorare insieme. Putroppo i dati dicono che il consumo di queste sostanze è in aumento" sottolinea ancora l'assessore alla Sicurezza pubblica di Palazzo Tursi.  Genova è chiamata a mettere una pezza a questa situazione affiinchè i dati del prossimo anno possano far scendere la città dalla triste classifica.