cronaca

L'assessore Garassino: "Incrocieranno i dati e poi partiranno le ispezioni"
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Un vero e proprio team di tecnici ed esperti che collaborerà per stanare gli affitti e subaffitti, rigorosamente in nero, del centro storico di Genova. E' questa una delle novità messe a punto da Palazzo Tursi e contenute nel Piano straordinario per i vicoli del capoluogo.


Spesso accade che nei palazzi del centro di Genova venga praticato il fenomeno del subaffitto. "Da un lato c'è l'evasione, dall'altra poi questi appartamenti sono affittati a 10-20 persone per volta, spesso irregolari e che altrettanto spesso fanno parte della manovalanza della piccola criminalità che si muove per i vicoli" spiega l'assessore alla Pubblica Sicurezza Stefano Garassino. E così dal Comune è arrivata l'idea che mira a prendere di petto il problema. Alla base il concetto di collaborazione.


Un team di tecnici esperti di settore appartamenti all'Agenzia delle Entrate, all'Agenzia del Territorio di Amiu e di Iren che insieme agli agenti della polizia locale e al nucleo Tributario del comune di Genova lavoreranno assieme per scovare le situazioni di affitto in nero e subaffitto.  "Dopo aver lavorato e raccolto i dati necessari - spiega Garassino - inizieranno le ispezioni nei palazzi per stanare i proprietari, che spesso sono italiani, e affittano gli appartamenti a dieci-venti persone alla volta per 2,5-3mila euro al mese. Si tratta spesso di abitazioni malsane dal punto di vista sanitario frequentate da irregolari. Proprio per questo poi metteremo a regime anche la collaborazione con l'Asl" precisa ancora l'assessore alla Sicurezza del Comune di Genova.

Spesso infatti accade che l'amministrazione non sappia chi abita nel territorio. L'idea di creare un team parte dai dati raccolti dall'Amiu nel passato, la dove risultava una popolazione con regolari nel centro storico di 20mila persone circa ma con la produzione di spazzatura per un totale di 26mila persone: sei mila residenti effettivi in più che nessuno sa chi siano. L'obiettivo è incrociare i dati e mettere a sistema un piano che permetta la loro individuazione. "Da una parte c'è Iren che si occupa di luce e gas, dall'altra Amiu per la spazzatura, poi gli agenti della polizia locale che conoscono e hanno il polso del territorio insieme a chi si occupa delle tasse in Comune affronteranno la situazione e prenderanno visione delle diverse situazioni, poi partiranno le ispezioni" spiega ancora Garassino.

Ma questo è solo una delle modalità che il Comune ha individuato per risolvere le problematiche che affliggono il centro storico di Genova. Con i vicoli spesso ostaggio di sporcizia, microcriminalità e abbandono. Nel Piano messo a punto e che verrà presentato giovedì 25 luglio ci sarà spazio anche  per altri progetti. "Vogliamo replicare quanto fatto con Sottoripa - racconta l'assessore Garassino -. In Programma ci sono opere di restyiling, nuova illuminazione e ancora l'installazione di telecamere. Un piano che riguarderà l'area di san Luca, di piazza delle Vigne, vico Mele, la Maddalena, fino a piazza Sarzano, insomma tutta la zona della movida".