cronaca

La maggior parte degli incidenti avviene in ambito urbano
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L'osservatorio permanente per il monitoraggio dell'incidentalità stradale ha presentato i dati relativi al 2014 nella provincia di Genova: aumento della mortalità per pedoni e conducenti di veicoli a due ruote.
Come spiega Alessandra Bucci, comandante della sezione Polizia Stradale di Genova, “la maggior parte degli incidenti avviene in ambito urbano, soltanto l’8% in ambito autostradale e il 2% sulle cosiddette “altre strade” dove però l’indice di mortalità è più alto.”

Nonostante i dati generali sugli incidenti siano in netta diminuzione, sia per il numero di morti che di feriti, sulle due categorie di utenti stradali appena citati, spiega il comandante, “va concentrata l’attenzione per il futuro”, soprattutto per quanto riguarda le strade statali.

Altro invito importante è quello del Prefetto di Genova Fiamma Spena, che sottolinea l’importanza di tenere sotto controllo tutti i dati relativi agli incidenti quali le dinamiche, le fasce orarie e i giorni in cui essi si verificano maggiormente affinché venga garantita una migliore circolazione.

Ma è Francesco Cozzi, procuratore aggiunto della Repubblica di Genova, a ricordare quali saranno le conseguenze non appena passerà al Senato il testo di legge relativo all’omicidio stradale. Esso prevedrà, infatti, sanzioni sia di tipo detentivo che accessorie come la sospensione e il ritiro della patente.

L’augurio è quello che sia a partire dalle scuole, sia dai media, i ragazzi vengano accompagnati da un sistema di prevenzione ed educazione stradale.