cronaca

Il ritorno in zona gialla non è uguale per tutti. Oggi la protesta della categoria a De Ferrari
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La riapertura di ristoranti e bar in zona gialla nel centro di Genova inizia di buon'ora, alle otto e mezzo del mattino, con la protesta di un ristoratore di via Ippolito d'Aste che contesta non rispettando le regole: tavolini a occupare tutto lo stretto marciapiedi sotto gli occhi dei poliziotti della Digos e per lui ennesima multa in arrivo. "Senza spazi all'esterni il mio bar morirà" spiega avvilito l'esercente.

Oggi la categoria scenderà in piazza con una manifestazione organizzata a De Ferrari dai ristoratori e il mondo delle partiere iva di Protesta Ligure che sono accampati da giorno sotto la Regione Liguria in attesa di essere ricevuti dal governo: "Dobbiamo tornare a lavorare all'interno dei locali" denunciano, "perchè non tutti hanno un dehor e non possiamo stare appesi alle condizioni meteo".

Attenta alle norme e avvilita è invece apparsa stamane Antonietta (nella foto), la titolare di un ristorante di specialità siciliane di via San Bernardo, nei vicoli del centro storico dove è impossibile sistemare un dehor: "E' un'ingiustizia, non posso sistemare tavolini all'esterno ma ho un locale di 150 metri quadrati, potevo lavorare all'interno nel rispetto delle normative".

Nei vicoli di San Bernardo gli unici che possono beneficiare di un dehor
sono i locali affacciati su piazza San Bernardo, per questo contesa da tutti e su cui si affaccia una storica e nota birreria, cuore della movida e ora anche set di film.

Il titolare, Giancarlo Sgrazzutti, ammette di sentirsi fortunato per lo spazio esterno. E mostra con orgoglio l'interno della sua birreria fra i luoghi preferiti del serial poliziesco Petra con progonista Paola Cortellesi.

Rispetta le regole con attenzione Antonio D'Alessandro,
napoletano titolare della pizzeria napoletana del porto Antico che ammette: "Napoli la zona arancione è stata vissuta con grande elasticità. I controlli? C'è grande tolleranza, le forze di polizia capiscono le difficoltà dei ristoratori".