cronaca

I gestori della struttura di Monte Contessa ammettono: "Un fatto raro"
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Non sono rari i cani che dopo avere morsicato una persona o un altro cane finiscono in "osservazione" al canile muncipale. Il più delle volte poi tornano a casa del padrone. Quasi mai era successo invece che a finire in ossservazione nel gattile di Monte Contessa (in un'ala della struttura del canile) ci finisse un gatto definito "feroce".

E' capitato due giorni fa in Valbisagno: lì i pompieri del distaccamento di Genova Est sono intervenuti in soccorso di una coppia di quarantenni aggrediti dal gatto che avevano adottato pochi giorni prima. Una "ferocia", quella del micio, che ha spaventato a tal punto i proprietari da indurli a chiamare i vigili del fuoco per liberarsi in modo definitivo del gatto.

La vicenda di poco conto, s'intende, ma che vale la pena di essere raccontata perchè assai curiosa e colpisce perchè più o meno tutti amiamo i gatti, indipenenti e non fedeli e ubbidienti come i cani, ma quasi mai aggressivi.
Sotto la lente anche il traffico di animali, cani e gatti, appunto, importati in Liguria da altre regioni: quasi sempre per salvarli dall'abbandono, ma si sussurra, a volte non solo per quello, perchè ogni carico di animali muove anche interessi.

Della storia del gatto ribelle, o forse solo stressato dal lungo viaggio o da un passato difficile, si sa poco di più, le uniche certezze sono quelle che era stato adottato nei giorni scorsi, prelevato forse in una regione del Sud dell'Italia, e che i due quarantenni erano talmente scossi per l'accaduto da decidere di cederlo definitivamente: "Non lo vogliamo più, non siamo in grado a gestirlo".

La storia del gatto "feroce" riporta alla mente la vicenda di cui parlarono tutti i giornali nel 2017 del gatto "killer" di Pieve Ligure. Un micio terribile che finì in "cella", o meglio nel gattile, senza regolare processo, perchè accusato di avere ucciso nel giro di alcune settimane una dozzina di coniglietti nani liberi in un giardino.

Per intercettare il "killer" seriale il proprietario dei conigli uccisi aveva sporto denuncia alle guardie zoofile che riuscirono a bloccare e portare il gatto nel gattile dopo giorni di indagini fra le villette e le fasce di Pieve.


(Foto d'archivio)