Politica

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Dire di preciso se Genova sarà la Silicon Valley italiana del futuro è abbastanza complesso ma possiamo intuire la certezza di una base economica e progettuale che invoglia a rimboccarci le maniche.

Parlo del Progetto Leonardo, meglio conosciuto come Genova Hi-Tech (dall’omonima società per azioni), affiancato dall’Associazione DIxET, il vero nucleo operativo che supervisionerà i lavori di restauro agli Erzelli finanziati dal denaro di ben 34 soci che da anni operano nel campo delle tecnologie.

L’obiettivo pensato e portato avanti dal Presidente di Genova Hi-tech SPA, il Professor Carlo Castellano, è quello di creare un distretto locato genovese all’avanguardia, che in unione a 2 altre sedi (Nizza e Pisa), genererà una vasta zona territoriale dell’innovazione chiamata Mecotech.

In pratica l’area genovese sarà un incubatore di tecnologia o meglio “La città dell’alta tecnologia”, formata da strutture ricettive, residenziali, commerciali, culturali e sportive vissute da tecnici, imprenditori e scienziati pronti a trasferirsi e a trasferire i propri uffici, laboratori e aree di ricerca/sviluppo… una vera e propria Silicon Valley per intenderci.

Questo vorrà dire che la Liguria potrà offrire situazioni lavorative uniche anche per gli stessi laureati genovesi i quali finalmente potranno trovare un’occupazione all’interno della propria regione natale senza essere costretti ad emigrare in mercati più floridi come Milano o Torino.

* Stefano Celso, Amministratore Delegato della Media Mouse Srl
www.stefanocelso.com