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L'opposizione rilancia: "Manca l'assessore ai servizi sociali"
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Il sindaco di Genova, Marco Bucci, ha presentato due nuovi assessori che faranno parte della giunta comunale, dopo le dimissioni di Francesca Fassio e Stefano Balleari. Uno di loro è Massimo Nicolò che ricoprirà la carica di assessore alla Salute dei cittadini, Informatica, Servizi civici e Anagrafe. "La Giunta si rafforza. Ed è la prima volta che un comune si dota di un assessorato alla Salute, molto importante in questo momento così delicato". L'altro nuovo assessore è Lorenza Rosso, a cui vanno le deleghe di Avvocatura e Affari legali, Famiglia e relativi diritti.

"Sono contento del risultato ottenuto", ha aggiunto Bucci. "Sono persone che conoscevo da tempo, hanno le capacità e la mia massima fiducia". Nicolò è professore associato di malattie dell'apparato visivo presso l'Universita' di Genova. Contestualmente a queste nuove nomine, il primo cittadino ha anche ridefinito in parte l'assegnazione delle deleghe degli assessori già presenti in Giunta, confermato gli incarichi ai consiglieri Stefano Anzalone e Antonio Gambino e conferito incarichi ai consiglieri comunali Mario Baroni, Stefano Costa e Fabio Ariotti.

Dopo l'ufficializzazione della nuova squadra di governo, l'opposizione ha iniziato a criticare alcune scelte del primo cittadino, in particolare la decisione di non nominare un nuovo assessore ai Servizi sociali al posto di Francesca Fassio, che si era dimessa per candidarsi alle regionali, ma di assegnare le deleghe al consigliere Mario Baroni. "Il gruppo consiliare del Pd in Comune a Genova apprende con grande preoccupazione la notizia dell'assenza di un assessore alle politiche sociali nella nuova Giunta Bucci", si legge in una nota. 

"Crediamo che il sindaco avendo troppe deleghe, non potrà assolvere come dovuto a quelle attività di programmazione e organizzazione del welfare cittadino necessarie alla collettività". I Dem concludono: "Anche con questo rimpasto, assistiamo sempre di più in Comune a Genova all'avanzare dell'uomo solo al comando, quando invece servirebbero più attenzione e cura verso le diverse tematiche dell'agenda politica. Il nostro maggiore timore è che questa decisione di Bucci colpirà soprattutto i più deboli, in una situazione di già forte difficoltà sociale".