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I dubbi del tecnico rossoblù in vista della trasferta di domenica a Udine
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Se grazie a Scamacca l’attacco ha trovato lo sbocco che cercava, in difesa il Genoa sta ancora cercando l’alchimia giusta. Quindici gol subiti sono troppi in sette partite giocate, anche se a pesare sono le 6 rete incassate a Napoli con la squadra che aveva già in circolo il Covid.


Resta il fatto che sia con la retroguardia a quattro che con tre giocatori i risultati sono stati sempre poco soddisfacenti. Due buone prove con Verona e Sampdoria, a vio si aggiunge parte del match con l’Inter ma poi ecco le delusioni con Torino e Roma. Di buono c'è che Maran ritrova Zapata finalmente negativo al coronavirus. Per Udine potrebbe farcela visto che il colombiano fin qui è stato il migliore. Benino Bani mentre Goldaniga ha macchiato il suo inizio con il giro a vuoto contro il Toro.

Insufficiente Biraschi, poco impiegato Masiello. Criscito è intanto di nuovo ai box. La sensazione è che senza Soumaoro, già alla fine della scorsa stagione finito in panchina per la rottura con il club, e con la partenza di Romero i rossoblù abbiano perso qualità. Resta ora da capire il modulo da scegliere definitivamente considerato che anche il centrocampo dovrà fare la sua parte in copertura. In questo senso sembra avvicinarsi in rientro di Sturaro da mesi ai box. A Udine test pesante e Perin dovrà chiudere la porta.