Disertare lo stadio in occasione di Genoa-Bologna. È il clamoroso appello che parte dalle varie componenti della Gradinata Nord dopo la disastrosa sconfitta per 5-0 a Pescara. I tifosi invitano a dare un segnale forte alla società e contestano duramente il presidente Preziosi al quale chiedono di rassegnare le dimissioni. Di seguito riportiamo il comunicato ufficiale a firma 'Gradinata Nord'
Dopo quanto accaduto domenica scorsa a Pescara, non riteniamo più possibile assistere silenti a tutto ciò e riteniamo doveroso, nel rispetto di TUTTI i Genoani, far sentire il nostro pensiero e la nostra voce.
La scorsa estate, dopo le vicende dello scorso campionato, con l’intento di avere chiarezza e pensando al bene del Genoa prima di tutto, abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro con il presidente Enrico Preziosi, che si è era reso disponibile. Abbiamo accettato, convinti che questo potesse rappresentare un’azione volta a compattare l’ambiente, cercando di chiudere un lungo periodo di distanza tra noi e il Presidente.
Abbiamo per lungo tempo nella passata stagione esibito uno striscione con la scritta “RISPETTO”, figlio di quanto crediamo di meritare.
Da allora sono passati diversi mesi, il presidente ci aveva pubblicamente detto determinate cose e purtroppo ne ha fatte altre, tradendo in primis la sua parola oltreché I Genoani.
Domenica però è stato superato il limite. E anche chi scende in campo, che da noi ha sempre avuto il sostegno incondizionato, ci ha tradito tutti noi, servo del suo padrone e di chissà quali interessi, disonorando nel modo più subdolo la nostra Maglia. Questo non lo possiamo accettare.
Domenica prossima, in occasione dell’incontro Genoa-Bologna, chiediamo a TUTTI quelli che hanno il Genoa nel cuore un sacrificio grande, forte e forse doloroso. Ma che deve essere il nostro modo di dire ORA BASTA. Chiediamo a tutti i tifosi Genoani di NON ANDARE ALLO STADIO, di non entrare, di non appendere striscioni.
Per noi è un prezzo carissimo, ma non dare un segnale ci renderebbe complici di questa vergogna. E noi questo non lo vogliamo. Per rispetto dei nostri nonni, dei nostri padri, di chi non c’è più e di tutti quelli che saranno i Genoani di domani.
Al momento questa è una scelta limitata all’incontro di domenica, per una partita. Ma è il nostro modo civile di “urlare” che pretendiamo RISPETTO, perché questo è quello che tutti i tifosi Genoani e la nostra storia meritano. La maglia del Genoa va onorata, non umiliata. E vorremmo che questo messaggio fosse chiaro a tutti, dal Presidente, primo responsabile della situazione attuale, all’ultimo dei giocatori in rosa.
E oggi crediamo fortemente che non prendere le distanze da questa società significherà esserne complici. Del resto non vogliamo dire nulla, di allenatori, formazioni, moduli e quant’altro.
Noi vogliamo solo che la maglia più antica d’Italia sia onorata e rispettata da chi va in campo e da chi, anche se non la indossa, la rappresenta. Quello che è accaduto domenica scorsa non lo possiamo più permettere, né accettare.
In quest'ottica chiediamo al presidente Preziosi che, contestualmente alla salvezza del Genoa, lo stesso annunci il nome dell'advisor che sarà incaricato di trattare la cessione del Genoa 1893 insieme alle sue dimissioni da presidente dello stesso, con un gesto che verrebbe apprezzato perché simbolico di una volontà di liberare il volo del Grifone verso per lo meno sogni di traguardi meno umilianti degli ultimi prospettati.
Rimaniamo uniti, domenica non andiamo allo stadio. Facciamo capire che abbiamo tanta passione, ma che sappiamo anche ragionare e dire ORA BASTA.
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Genoa, l'appello della Gradinata Nord: "Domenica non andate allo stadio"
Contestazione verso Genoa-Bologna: "Preziosi dia le dimissioni"
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