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L'ad Zarbano: "Nominata la Deloitte per la due diligence"
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Giornata di presentazione a Pegli per il neo dg del Genoa Giorgio Perinetti:  "Ringrazio Tacopina ma ora sono al Genoa e sono concentrato sul lavoro che faccio. Avevo 11 anni e vidi Lazio Genoa e i colori mi sono rimasti dentro. Sono onorato di lavorare qui. Ringrazio la famiglia Preziosi con cui ho lavorato a Como", spiega il dirigente. 

Che poi parla anche della crisi rossoblù: "Non sono spaventato dal momento del Genoa anzi, le difficoltà mi caricano. Cercherò di dare il contributo per uscire da questa situazione. Mi piace il senso di appartenenza che ho riscontrato tra i dipendenti e mi piace il calore dei tifosi che ha il Genoa.Uno spirito unico. Questo spirito l'ho sempre percepito parlando con amici come Simoni, Damiani e Pruzzo e altri e sarà bello toccarlo con mano".

E Perinetti poi aggiunge: "Ho grande entusiasmo ma sappiamo di dover lavorare molto. Sono qui con incarico di tre anni ma se non siamo contenti io ogni anno faccio il punto e di conseguenza su deciderà".

Sulla squadra sottolinea: "Abbiamo solo due punti dovuti anche alle assenze di Izzo e Lapadula che finalmente rientrano. Ho visto Juric motivato e che sa quello che deve fare. Mi piace e spero che sia fortunato. La squadra lo segue con intensità è un gruppo coeso".

In particolare sull'allenatore, Perinetti dice che "è bravo, ho fiducia in lui. Poi la fortuna o la sfortuna possono essere decisivi ma siamo sereni. Non penso a sostituire a Juric. Dobbiamo pensare partita per partita. Perdiamo di un gol? Significa che dobbiamo fare di più. Alla squadra manca qualcosa da registrare e l'allenatore sta lavorando - prosegue - La squadra è stata fatta bene e a gennaio cercheremo un centrocampista. Se troviamo un Belotti e facciamo lo stadio pieno l'obiettivo sarò raggiunto".

Il neo direttore generale analizza anche un altro aspetto: "Quando la società riesce a separare i problemi e pensare al campo è meglio perché già a Cagliari è un match importante. Entrerà Giampaolo Marchegiani a collaborare con noi per lo scouting. Il calcio di oggi è fatto di cessioni e anche se a questo i tifosi non piace ma è così. Spero di poter trasmettere positività non penso che occorra guardare in modo negativo. Per superare i problemi serve la società e la tifoseria. Bisogna essere coesi per far bene".  Si finisce poi a parlare anche delle voci sulla cessione della società: "Bisogna fare chiarezza e Preziosi è motivato a proseguire ma se ci saranno cose concrete le vaglierà".

Sul rapporto coi tifosi:
 "Con la tifoseria cercheremo il dialogo. Dobbiamo far capire che siamo positivi, non vogliamo disaffezione visto anche il grande apporto dei tifosi. Li dobbiamo conquistare con i fatti".

Presente anche l'amministratore delegato del Genoa Alessandro Zarbano che parla poi della questione relativa alla vendita della società:
"E' stata nominata intanto la Deloitte per la 'due diligence' sui conti. Una società di calcio ha regole per la vendita diversa da qualunque altra azienda. Non siamo al disarmo e l'arrivo di Perinetti lo dimostra. Noi vogliamo focalizzare l'attenzione sulla squadra. Non chiudiamo le porte a nessuno per chi è interessato al Genoa. Preziosi pensa prima allinteresse del club e non al suo. 

Ho letto cose sui conti e sui debiti che vanno chiariti. Al 31 agosto il debito del Genoa era di 85 milioni compreso  riscatto di Lapadula che è di 14. Stipendi? Siamo in linea con altri club. Stiamo pagando agosto e quindi siamo in linea con tutti. Preziosi si guarda attorno ma la nostra situazione è tranquilla" .

Sullo stadio:
"Siamo nella società Ferraris e il percorso è identico per la gestione, sul futuro vedremo. A noi interessa eccome, il Ferraris è il nostro stadio", ha detto l'ad rossoblù.