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Vincere una sola partita in sette gare deve far suonare l’allerta rossa
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Brutti e sciuponi. A Salerno il Genoa perde una partita che sta lasciando strascichi forti soprattutto sul tecnico Ballardini che con 5 punti in 7 partite finisce sul banco degli imputati. Ora la nuova proprietà americana, nella settimana della sosta, dovrà prendere una decisione importante sulla panchina. A Salerno c’era Andres Blazquez che ha parlottato coi tifosi rossoblu presenti all’Arechi. Enrico Preziosi, che formalmente è ancora presidente, cosa avrebbe fatto?



Qualche giustificazione all’allenatore romagnolo va oggettivamente data: il k.o. nel riscaldamento di Destro è stata una iattura e pure la distorsione alla caviglia di Criscito nella ripresa non ci voleva. In attacco per 50 minuti hanno giocato insieme due ex Primavera. Bianchi e Kallon che poi è rimasto lì con Ekuban e Pandev nell’assedio finale mortificato da Belec. Un pareggio sarebbe stato il risultato più giusto, ma nel complesso vincere una sala partita in sette gare deve far suonare l’allerta rossa. Anche perché il Genoa ha già subito 16 gol malgrado Sirigu spesso abbia fatto gli straordinari. Qualcosa non va, ma il tasso tecnico della rosa è limitato. Alla ripresa arriverà il Sassuolo è la speranza è mettere in pista Caicedo.


L’importante, rendendosi conto della realtà, è smetterla coi proclami su scudetti e coppe europee che sono fuori luogo. Poi se in futuro garantirà sogni non proibito tanto meglio, ma per ora come al solito ad ottobre il Grifone è sul fondo.