Politica

1 minuto e 1 secondo di lettura
Sette anni son passati. E in questi sette anni i giorni del G8 di Genova sono diventati storia. Tragica storia per la morte di Carlo Giuliani, per la “macelleria” alla scuola Diaz a opera di una frangia di poliziotti, per le devastazioni del black bloc in una città allucinata. La sentenza attesa stasera sentenza che giunge dopo quella che ha chiuso la partita dei danneggiatori di professione, sarà anch’essa storia. Farà storia. E farà discutere in ogni caso. La ricostruzione dei giudici è stata attenta, persino pignola, come doveva essere. Dirà quali sono le responsabilità della polizia, quali le colpe. Condannerà o assolverà. Ma il G8 non finisce stasera con questa sentenza. E’ una storia che continua, perché è anche una questione politica ancora aperta, fatta di scelte sbagliate, di leggerezze, di violenze gratuite su una città svuotata, di comandi mal gestiti, di ingerenze, di provocazioni, di azioni di ”cavalcamento” . Forse anche una commissione d’inchiesta sarebbe stata utile, anche se, personalmente, le ritengo superflue e lentissime. In questo caso, però, esistono ancora alcuni oscuri aspetti che meriterebbero un po’ di luce. Con qualunque mezzo.